tag:blogger.com,1999:blog-7009680779013260313.post4512705806253265173..comments2024-03-23T17:23:29.509+01:00Comments on Zambo's Place: Lou Reed > Live At St.Ann's WharehouseZambohttp://www.blogger.com/profile/07923128527248093987noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-7009680779013260313.post-23408177368840305692008-11-05T13:51:00.000+01:002008-11-05T13:51:00.000+01:00Ho visto lo show di Milano della tourné di "Berlin...Ho visto lo show di Milano della tourné di "Berlin", lo scorso anno. E' stata un'emozione molto intensa, sicuramente uno dei concerti più belli a cui abbia avuto la fortuna di assistere (e solo di Lou Reed ne ho visto 5, nel corso degli anni). "Berlin" è molto di più che "uno dei dischi più tristi della storia del rock", come venne definito all'epoca della sua uscita. E' piuttosto la prova perfetta che la musica rock poteva - e può - occuparsi di tutto, se solo si pone degli obiettivi ambiziosi, che può essere all'altezza di un'opera letteraria (poniamo, di Hubert Selby jr. di Delmore Schwarz o di William Burroughs, per citare tre autori amati da Lou) e illuminare persino gli aspetti più oscuri e "malati" dell'esistenza. Non credo che la storia narrata nel disco e riproposta ora in dvd per la regia di J. Schnabel sia confinata ad un particolare momento storico, nella fattispecie gli anni '70, né in un particolare luogo, come la Berlino del Muro. Ma, certamente, Lou reed utilizzò Berlino come una possente metafora: una città divisa per proiettare una vicenda di personalità scisse e schizoidi, di bambini separati dalle madri, di cuori divisi, di decadenza e di morte. Senza alcuna redenzione.<BR/>Credo che il rock possa dire ancora qualcosa d'importante, se vuole: ma per farlo deve seguire esempi come questo, deve essere più che una forma di intrattenimento come tante altre. Deve sforzarsi di essere, semplicemente, una forma d'arte.marco pontonihttps://www.blogger.com/profile/16376437752647121249noreply@blogger.com