martedì 1 luglio 2025

Bruce Springsteen & The E Street Band San Siro, Milano 30 giugno 2025


Il più grande spettacolo del mondo, l’equivalente dell’insieme tra una manifestazione di giubilo di un popolo che ha riconquistato la democrazia ed una messa gospel la domenica mattina ad Harlem. Certo, c’è anche lo spettacolo nazional popolare di Bruce che scende dal palco e cammina come un Papa lungo la transenna del pit mettendosi a disposizione fisica di quanti hanno sudato e lottato per quel posto, toccando la testa e le mani di ragazze( tantissime), ragazzi e bambini e facendosi abbracciare, succede in Hungry Heart e in Thunder Road quest’ultima ormai priva del suo originale significato stradaiolo, ma ho sentito più parole nette contro Trump e l’autoritarismo dell’attuale governo americano dal Boss che da tutti i politici mondiali messi assieme. Sarà che San Siro è San siro ma Springsteen coadiuvato da una oliatissima E-Street Band ha riversato in gilè, camicia bianca, cravatta e jeans una intensità quasi inaspettata, una intensità che grondava rabbia, gioia, resistenza, fede e speranza. Tutto ciò all’insegna di un rock n’roll che per come è messa in campo oggi la band, oltre alle doppie tastiere di Bittan e Charlie Giordano, al drumming tuonante di Max Weinberg, al preciso stantuffo del basso di Garry Tallent e alle complementari chitarre di Nils Lofgren e Little Steven per via della copiosa sezione fiati e della nutrita compagine delle coriste (compresa la violinista Soozie Tyrell) si è trasformato nella pienezza di una big band che mentre l’enfasi sale suona un gospel a cui tutti si vorrebbero abbeverare per bearsi di un universale inno alla gioia. Sono stati, a mio parere, gli highlights dello show milanese: Long Walk Home e My City of Ruins soprattutto ma anche The Rising e Wrecking Ball, quest’ultima un vero pugno allo stomaco contro le ingiustizie del mondo, la stessa Land of Hope and Dreams con cui Bruce ha dato il via al suo comizio e il cui testo in italiano scorreva sulle immagini dei tre imponenti schermi attorno al palco. 


Bruce rimane di una generosità fuori del normale, tre ore di concerto, la voce che qualche volta stenta, ma con quel caldo umido e soffocante un altro della sua età sarebbe stramazzato al suolo, succede all’inizio di Atlantic City e Born To Run, ma porca miseria non potrebbe lasciare spazio tra una potentissima e violenta Born In The Usa urlata a squarciagola e il nato per correre messo a mò di medley, per tirare un po’ il fiato? No, niente affatto, il suo antico retaggio di lavoratore dello spettacolo che dà tutto al suo pubblico non lo permette e allora l’encore, in realtà altri 50 minuti di concerto, vedono arrivare una dietro l’altra Bobby Jean (in quei quattro minuti mi è passata davanti tutta la mia vita), la sbarazzina Dancing in The Dark, il soul-blues virato doo-wop di Tenth Avenue Freeze Out, la festa totale in una San Siro impazzita di Twist and Shout e la conclusiva Chimes of Freedom di Dylan che magari le ultime generazioni del suo pubblico (ormai maggioritarie) non conoscono ma che la E-Street Band trasforma in un altro di quegli inni gospel che sono oggi il cuore della loro musica, chiusa dall’inchino di tutti i musicisti e dalle note di This Land is Your Land con cui gli altoparlanti annunciavano che il più grande spettacolo del mondo era terminato. Per i veterani come me mancano nella scaletta i titoli di coloro che fuggivano nelle strade secondarie in cerca di una vita o di un amore diverso ma il Bruce di oggi si è spostato al centro senza perdere il contatto con la realtà, e se iniziare con No Surrender e My Love Will Not Let You Down significa ricordare da dove si proviene e quale storia c’è alle spalle, Rainmaker ,anche questa accompagnata dal testo tradotto, è di una durezza contro il potere da far accapponare la pelle pur con la metafora delle illusioni del fabbricatore di pioggia, e Youngstown con il magistrale assolo di chitarra di Lofgren è quello che Landini dovrebbe dire ai governanti sulle bugie del piano industriale. Sono tra i momenti più rock della serata, prima di una Murder Incorporated che non è mai stata una meraviglia di canzone ma è qui apposta a ricordare che il rock n’roll è soprattutto una faccenda di chitarre elettriche e Little Steven pur convalescente ci ha messo del suo. Prima di queste Death of My Hometown ricordava che questa musica è anche frutto di immigrati, di radici celtiche, fi violini e fisarmoniche, di folk inurbato in speranze e precarietà metropolitane. 


Immaginatevi poi in uno stadio strapieno, sudato, entusiasta e gioioso cosa può succedere quando viene intonata I’m On Fire e si fa largo l’elettricità urgente di Because of The Night, per chi scrive The River è un’altra cosa rispetto alle tante sentite nel passato ma l’abbraccio del pubblico, uno spettacolo nello spettacolo, è tale che la canti ugualmente come fosse la prima volta e House of Thousand Guitars sia l’unico episodio veramente acustico di tutto il set, il respiro solitario di un autore che rimane nel mondo dello spettacolo una voce credibile, autorevole e coraggiosa. E ti fa divertire come pochi al mondo.


MAURO ZAMBELLINI   1 LUGLIO 2025

p.s  grande efficienza nell’organizzare un concerto che ha portato allo stadio 60 mila persone, non si capisce però perché il Comune di Milano nei mesi in cui questi eventi si succedano chiuda per lavori la principale via di accesso al mega parking di Lampugnano che coinvolge tutto il traffico che viene dal Nord e da Est, lasciando libera una sola entrata con un solo casello, causando così file interminabili. 

67 commenti:

Luigi ha detto...

Grazie Zambo , come al solito parole oneste e sincere per un concerto che è stato un dono per quelli che hanno partecipato.

Armando Chiechi ha detto...

Leggo " inaspettatamente" questa recensione non sapendo e non credendo che il nostro Mauro potesse tornare nuovamente a San Siro per assistere ad un concerto di Springsteen. Pur mancando personalmente ad un live di Bruce dalla lontana doppietta 2012/013 e facendomi una vaga idea da quanto visto e sentito via rete, raccontato da Bob e nuovamente da questa recensione, pare che lo stato di salute di questo anziano rocker tradisca tutti i dubbi e le perplessità che mi avevano suscitato l'ultima volta, sicuramente viziato da ascolti in random via rete e condizionato da tanto scetticismo. Certo la passione nel tempo è un po' scemata e per forza di cose Springsteen non può essere quello di una volta ma fa piacere leggere di un performer motivato, che vuoi complice anche la pubblicazione di un box e la bella onestà disamina di Zambo, ha riacceso un po' una piccola fiamma che nulla ha a che fare con il fattore nostalgia. Ad ogni modo però il punto non è questo ma il rispetto e la stima che nutro per Mauro, perché come pochissimi altri ha sempre viaggiato nella più completa autonomia e questo articolo ne è la riprova. Si legge di Springsteen ma avremmo potuto leggere di Lucinda Williams, gli Stones, Costello,Graham Parker,Lee Fardon e tanti altri ancora con passione e una lucidità non del tutto scontata nel mondo dell'editoria e del giornalismo musicale. Ringrazio quindi attraverso queste righe Mauro Zambellini per avermi insegnato ad ascoltare, a leggere tra le righe ,a cogliere i dettagli e le sfumature...a rivedere e a risentire le vecchie cose con altre orecchie ed altri occhi. Ciò non significa non avere gusti propri ma imparare a dialogare e saper costruire un dialogo onesto e sincero. Grazie ancora Mauro e come direbbe l' uomo del Jersey...For All These Year's !!

Fabio Mulinari ha detto...

C'ero anch io ieri sera e sono praticamente d accordo con zambo. A parte murder inc Che a me è sempre piaciuta molto.
Sono partito in po' frenato, forse proprio per i commenti preconcerto ma col passare dei pezzi mi sono divertito come al solito e mi è piaciuto il suo esporsi politicamente contro il pazzo. Quasi 3 ore senza soste, con un caldo atroce.... Bravo Bruce ti voglio sempre bene

bobrock ha detto...

Zambellini alla fine hai ceduto e hai fatto benissimo….sottoscrivo quello che hai scritto . Domani si replica e mi aspetto un paio di sorprese dalla setlist .

Unknown2 ha detto...

Livio. Grande Prof. Anch'io c'ero, e pure io adoro Murder, ma x il resto sottoscrivo tutto. La The River semiacustica e commoventissima (pure il Boss ha fatto una lacrimuccia), x me uno degli highlights della serata.
E Because? Con ancora Nils ruotante, saltellante e rockeggiante come uno sciaman(nat)o?
Un piccolo appunto solo all'amplificazione che, come spesso accade a Sansiro, sulle gradinate nei primi pezzi sovrappesava i bassi e la cassa della batteria, ma poi col progredire del concerto le cose sono state accomodate.
Moltissimi stranieri presenti, USA e non solo, x non dire dei vip puntualmente osannati altrove. E tutti ad applaudire fragorosamente quando Bruce "celebrava" le gesta del biondo pazzo. Ecco, consideravo un po' deludente la rigidità delle scalette in qs Land of Hope and Dreams Tour, ma, de visu, mi rendo conto che il fortissimo messaggio politico imponeva delle scelte precise e ben delineate nel pur sterminato repertorio springsteeniano.
Springsteen a Sansiro è ormai un brand, non si scappa.
Organizzazione xfetta, bravo Trotta: grazie.
E adesso vedremo qnd Bruce rientra in patria quale sarà la minacciata reazione del leader maximo.
PS: Armando, miseriaccia, mi offendo: sono stato io a scrivere dello show, non il nostro Speciale Inviato Bob (che peraltro so aver apprezzato molto qs show, lui che ha assistito anche all'opener a Manchester, e che sarà a Sansiro anche domani!) (: (: (:

Armando Chiechi ha detto...

Si Livio non me ne volere...ricordavo Bob su Manchester e la sua risposta sulle mie perplessità riguardo la voce ma con questo non intendevo escludere nessuno. Vado a memoria e quella comincia a fare cilecca ...scusami e grazie per il tuo report. Un abbraccio a te e a tutti voi...😱😘

Unknown2 ha detto...

Livio. Ci mancherebbe Armando! Volevo solo strapparti un sorriso in un momento delicato.
Al di là di tutto, we are all "Blood brothers in a stormy night with a vail to defend" e quel vail è il ns rock

Armando Chiechi ha detto...

Grazie Livio... mi auguro che questo periodo passi e comunque mi rendo conto che sono tempi difficili per tutti. C'è tanta incertezza e dubbi su un futuro che non pare andare mai per il verso giusto... vedere inoltre il panorama internazionale e i suoi protagonisti sedersi al tavolo come se stessero giocando a Risiko mette i brividi così come sentire e vedere Trump sghignazzare su l' Alcatraz della Florida è un film dell'orrore fattosi realtà.Di questo passo non sono infondati nemmeno i dubbi su Springsteen "ricercato" per aver diffamato Trump o altri protagonisti della vita pubblica made in U.S.A. Anzi te la dico tutta....ho pure il sospetto che un grande fratello ci abbia già schedato come cittadini non accettati dall' altra parte dell' oceano. Credo ad ogni modo che anche questo passerà e forse l'uomo a Washington pagherà tutto prima o poi se non si farà male ancora prima.Ma per tornare alle nostre passioni mi accodo al tuo invito sulle note di No Surrender...

Thanks My Friends!!

Zambo ha detto...

un grazie di cuore Armando, il tuo riconoscimento è un invito a non abbassare mai la guardia anche davanti ai grandi nomi tutelari che ci hanno portato nell'olimpo del rock n'roll. La parole fan deriva da fanatico e mai mi sono sentito tale, non solo nella musica, per cui in questi anni proprio rispetto a Springsteen ho subito critiche e sberleffi anche da chi, non su questa pagina, esalta la mia cronaca del concerto. Ci sta e magari potrà far capire a molti che segnalare una caduta di tono (sul costo del concerto e soprattutto di Tracks 2 rimane invariato il mio imbarazzo) non vuol dire non rispettare un artista e ciò che ha fatto. Pensavo di aver chiuso con Springsteen in concerto dal The River Revisited Tour ma questo di Milano 2025 è stata una boccata di ossigeno, molto divertente al di là del sacrosanto comizio politico, certo quella del 30 giugno non è di certo la mia scaletta ideale ma ho lasciato da parte tutte le esigenze del veterano, mi sono calato nelle vesti di un semplice spettatore e ascoltatore che vuole vivere una serata di festa. Ed è stata una festa.

bobrock ha detto...

Ciao Zambellini apprezzo e condivido questo tuo post . Io per anni ero “ schiavo “ di setlist che avrei voluto ascoltare e di ricordi di concerti di anni sempre più lontani . Paradossalmente nel tour scorso sono riuscito a liberarmi di tutte queste sovrastrutture e …sono riuscito a divertirmi. Che poi dovrebbe essere l’obbiettivo quando vai ad un concerto .
Queste due serate sono state stupende , con un pubblico impagabile , incredibile , che non ha eguali . La cosa che mi ha più colpito è la numerosissima presenza di stranieri . Insomma se vuoi vedere un concerto speciale di Bruce vieni a San siro e questo diciamolo con un po’ di orgoglio nazionale non è male .
Concludo dicendo che …ovviamente la setlist delle due sere e direi di tutto il tour non rispecchia le mie preferenze…
But who cares? Quando vedi un artista che ti dà tutto quello che ha …non posso pretendere altro . E parlo di artista.
Perché l’artista è uno e l’uomo è un altro con tutti i pro e contro che anche noi abbiamo visto ma la natura umana non è perfetta.

bobrock ha detto...

Armando anche ieri sera l’ho sentito urlare a squarciagola….” And hard times come and hard times go “
Tieni duro

max de cart ha detto...

BELLO PURE IL 03 /07/2025 TOP TOP TOP

Unknown2 ha detto...

Livio. E io segnalo (lo so che è una stupidata da fan ma...) che il secondo verso di Murder Incorporated l'ha modificato tutt'e due le sere in "out on the street, of San Siroooo"

Unknown2 ha detto...

Livio. Più seriamente: ho apprezzato non abbia voluto pubblicizzare Tracks2 (su cui il giudizio complessivo resta controverso) con qualche brano inedito, che avrebbe però diluito e declassato il tema cui teneva di +, ossia le critiche al caro leader, che certo non gioveranno alle vendite, nè alla sua fama in USA, già da tempo in declino.
Sintomatico che il tour non prosegua negli Stati Uniti...
Concordo sulle critiche obiettive, serene e troppo giuste di chi mi ha preceduto, ma constato con grande piacere che tutti ci siamo stragoduti questi concerti. E chissà, magari ci sarà anche un San Siro 10, vista la "velocità" e la "decisione" con cui politicanti e calciatori stanno affrontando la questione.
Io ne ho visti 4, di cui almeno 3 memorabili: l'altra sera, '85(ovvio), ma anche 2003, quando uscì tra noi a prendersi tutto l'acquazzone con solo uno Stetson a proteggerlo, Fender elettrica compresa.
Armando, penso anch'io che l' IA ci abbia schedati tutti come anti biondo. Io x nn sbagliarmi nn lo chiamo mai x nome o cognome....
Corrado, torna in onda. Certe scaramucce fra fan sono inevitabili, ma non rinunciare a qs rara tribuna che dà spazio e libertà di rockare.

Armando Chiechi ha detto...

Tornando a parlare del Tracks II ( Lost & Found) e ribadendo che causa il costo davvero elevato mi limito ad ascoltarlo su Spotify devo dire che quei due ( Somewhere from North Nashville ) e ( Inyo) e' davvero un peccato non averli pubblicati prima e volendo ci farei stare pure " Faithless". Lo so che a qualcuno potra' piacere più il Bruce rocker e meno il roots rock proposto nel quarto disco e forse ancora meno lo Springsteen speziato di Inyo ma quest'ultimo potrebbe essere il proseguimento ideale di TGOTJ con una descrizione narrativa davvero notevole. Ascoltandolo con la traduzione dei testi trovati in rete tanti i riferimenti e gli agganci cinematografici quanto letterari. Mi vengono in mente certa letteratura del border ed in primis certe cose di Paco Ignacio Taibo ma con una drammaticità ed un lirismo degno di Cormac McCarthy così come certo cinema...penso a The Mule ritrovato in One False Move o il detective in pensione di Our Lady of Monroe che mi ha ricordato il Tommy Lee Jones di un Paese per Vecchi seppure in questo caso l'ambientazione gioca nel natio New Jersey. Considerazioni del tutto personali..chiaramente.

bobrock ha detto...

Corrado scambiamoci un ramoscello d’ulivo 😂😂 io sono uno che tira due porchi e dimentica tutto dieci minuti dopo.

Unknown2 ha detto...

Livio. Mammamia, ci manca solo il Nobel x la pace al biondo... Certa gente è priva di vergogna. E sono quelli che governano il mondo. Come se Benito avesse proposto Adolf, eh?

bobrock ha detto...

È la nuova ossessione di Trump avere il Nobel . Tieni conto che averlo dato a Obama era stato molto molto molto discutibile. Ho detto molto ? 😂😂

Unknown2 ha detto...

Livio. Intanto il PSG polverizza anche il Real. Vuoi vedere che è davvero uno squadrone???

bobrock ha detto...

Livio non vorrei spargere sale 🧂 sulle ferite ma quella sera per motivi inspiegabili siete rimasti negli spogliatoi.
E comunque avete anche sottovalutato quella squadra . Vi eravate esaltati col Barca che mi ricordava il Foggia di Zeman…attaccavano in otto 😂😂😂
E poi Luis Enrique ben altra pasta ..

Unknown2 ha detto...

Livio. Niente calcio, se no il Prof giustamente si arrabbia. Ricordo solo ai distratti anche Bayern e River e Arsenal, oltre al Barca.
E vedremo i cugini senza Theo e Reijnders e le coppe, ma Tarati da tanta Allegria...

bobrock ha detto...

Non fare troppo lo spiritoso perché io sono dell’altra parrocchia 😂😂😂😉😉

Unknown2 ha detto...

Livio. Faccio il furbo xchè qua gioco in casa :)

Armando Chiechi ha detto...

Bella sorpresa questo mese , in quanto non avendo saputo nulla prima,scopro di uno speciale dedicato e voluto dal Buscadero in giro tra le edicole di tutt' Italia ma disponibile non in numerose copie. Nulla ho trovato dal mio edicolante a parte il ghiotto numero del Buscadero ( imperdibile lo special sulla Louisiana*) ma ho rimediato,nel dubbio di non trovarlo dal mio edicolante ,con un ordinazione fatta on line. Un modo per celebrarlo e ricordare un percorso fatto in primis da chi scrive e ci ha scritto e da noi tanti appassionati.

Unknown2 ha detto...

Livio. Hello boys: un bel sasso(ne) nello stagno.
Siamo d'accordo che la dimensione Live è, x la ns musica, imprescindibile? E' su un palco che pezzi deboli diventano possenti, che artisti celebrati si rivelano dei bluff. E' vero o no che, se guardiamo anche solo ai ns scaffali, un buon 35\40% del materiale è absolutely live?
E dunque mi e vi chiedo: è possibile che sul Buscadero di luglio (in primavera\estate cui c'è un concerto al giorno, se non due) non ci sia mezza paginetta sui live che come funghi spuntano in Italia ed Europa e USA?
Ok le 18 pagg sulla Louisiana (almeno ho intravisto una foto del grande J.L.Burke) che mi appassionano il giusto, ma il "nuovo" Busca, con la forza editoriale del nuovo proprietario che garantisce nuove, ottime firme, davvero non riesce a sguinzagliare qualche inviato, almeno in Italia\Europa (volo low cost, albergo decente ma non regale, e, quello si, ticket-pit) x farci avere impressioni in diretta sui ns eroi on stage, considerazioni su location, pubblico, organizzazione, suono...
Solo x dire, in qs gg, oltre a Springsteen(spero leggeremo il bel report di Zambo... sigh.. a metà settembre...) sono in pista Neil Young, Warren Haynes, Lynyrd Skynyrd, Stevie Wonder, Carlos Santana... e chissà quanti ne dimentico.
Davvero non c'è qlc appassionato che a fronte di un rimborso spese anche parziale non ci darebbe il polso di cotanto bendidio?
Tutti noi ne conosciamo uno che.....
Qui mi fermo, sempre grato al Busca di esistere. Ma proprio x qs mi piacerebbe che tale enorme lacuna fosse colmata.
Au revoir...

Unknown2 ha detto...

Livio. Oooops: il "cui" in 10a riga non c'entra nulla...

bobrock ha detto...

😂😂😂 Livio più o meno velatamente mi tiri in ballo . Ma tu lo sai che la mia é una passione per la quale non potrei mai chiedere dei soldi a qualcuno per fare dei report .
Lo troverei fuori luogo . Semmai il problema del Busca ( ammesso che uno lo voglia chiamare problema ) è stata una linea editoriale che per molto tempo non ho condiviso .
Ma qui entriamo in un campo minato perché siamo in un territorio amico e non credo che il padrone di casa possa avallare una revisione critica del giornale , che nel complesso trovo migliorata da quando è finita in mano a Callieri and friends .
Mille anni fa scrissi una lettera stranamente pubblicata nella quale mi lamentavo proprio della linea editoriale e anche del fatto che non ci fosse uno spazio 🪐 per la posta dei lettori . Mi avrebbe fatto piacere sentire pensieri parole di altre persone come noi uniti da un unica passione sparpagliati nel resto d’ Italia. Cosa pensi cosa ascolti …etc etc . Eppure non ci fu nessuna apertura . E qui mi fermo perché dovrei alzare i toni e non e’ il caso.
A me piace leggervi , soprattutto quando parlate di libri oltre che di musica , quando ogni tanto parliamo anche d’altro della vita reale di tutti i giorni .
Mi piace leggere di Armando dei suoi concerti minori a cui assiste ( minori non in termini di importanza ma soltanto di numeri ), anche di Corrado che da buon sardo continua ad essere incazzato con me ( sperando che prima o poi gli passi ) , mi piacerebbe che Zambellini oltre ai suoi scritti intervenisse più spesso.
Va Bhe mi sono dilungato , ieri sera ero a Madrid per la cronaca,
ma non credo vi interessi la recensione degli Ac/dc, prossima tappa Lucca Nick Cave e quello potrebbe essere un altro dei concerti top della stagione : pianoforte e basso…..ho aspettative altissime .
Buona serata a tutti .

Armando Chiechi ha detto...

Caro Bob hai sollevato degli interrogativi interessanti perché credo tra l' altro che oltre alle passioni in comune ci sia dell' altro che ci distingue e questo riguarda proprio la musica. Da parte mia ad esempio ti posso dire che pur non avendo tutti i dischi degli AC/DC reputo la band australiana sempre un bel sentire. Metti su i loro dischi e senti quei riff riconoscibili dalle prime battute. Una band che filosoficamente ha creduto nel verbo del It's Only Rock'n'roll but I Like It. C'è chi dice che suonino sempre uguali, stessa critica mossa anche agli Z.Z.Top ma a ben sentire non è vero mica ed è tipico dirlo quando una cosa non piace. Riguardo lo spazio in cui siamo e sempre ringraziando il padrone di casa, anche a me piacerebbe leggerne di più e magari conoscerne deviazioni altre e derive dal percorso più in linea con il Buscadero. Sicuramente tanto è cambiato nel giornale e pur rimanendo ancorati e come è giusto al proprio spirito, vedo pure simultaneamente l'ingresso di tante band nuove così come una rilettura ad esempio di vecchie pagine alle quali non eravamo abituati e forse affini. Almeno questo è quello che penso...

Unknown2 ha detto...

Livio. Beh, Bob, era fatale, nel contesto live, non ignorarti!
Ma + in generale, credo che anche in passato il Busca si sia avvalso del contributo di appassionati "esterni" x i live-report. Ricordo uno che andava sempre con il figlio(che bello!) ai concerti USA + importanti...
Ribadisco, nell'ottica di una critica costruttiva, tesa solo a migliorare, se possibile, ciò che è già ottimo, auspico una corposa sezione "Live Report" sul ns amato Buscadero.

PS: il disco omaggio a Clifton Chenier è proprio bello! Finalmente la fisa protagonista di un disco rock oriented, e non solo nei prodotti della Casadei Dynasty.
E quel pianoforte barrelhouse, le voci pastose e calde mischiate a quelle di tanti ns beniamini, le melodie di sfrenata allegria pur in un contesto tutt'altro che ricco e benestante...
Una granita al bourbon in qs torrida estate.

Unknown2 ha detto...

Livio. E il live '84 di Gregg Allman. Nostalgia pura. La sua voce ringhiante e potente, una band senza stars ma perfettamente funzionale al mood musicale del leader. I "soliti" pezzi Allman, ma come sempre rifatti ogni volta in modo unico e nuovo.
Bel recupero. Speriamo che la famiglia abbia altre perle in archivio.

Unknown2 ha detto...

Livio. Numeri. Il tour 23\24\25 di Springsteen ha fruttato 729 mln $. Precedente record i 347 mln $ del Wrecking Ball Tour, 12\13.
Staccati 4,9 mln di biglietti. Ne consegue un prezzo medio x ticket di meno di 150$, che al cambio attuale fanno meno di 128€.
In qs gg Ultimo(e chi è???) vende in 2ore 230.000 biglietti x un unico concerto che si terrà l'anno prossimo. Prezzo medio sui 70€.
Numeri, solo numeri. Su cui riflettere.

bobrock ha detto...

Ma vuoi mettere un concerto di Ultimo ????😉😉😉😉

Unknown2 ha detto...

Livio. Addio Ozzy: a modo tuo sei stato un grande. Paranoid forever

bobrock ha detto...

Livio direi che nel blog non c’erano molti ammiratori di Ozzy 😂😂comunque tre volte i Black Sabbath sono riuscito a sentirli live .
Ti dirò anche che la prima volta che ho ascoltato l’album paranoid non mi aveva particolarmente colpito . Quel suono lento e pesante ..ho impiegato un po’ di tempo per apprezzarli .
Ed è stato un gruppo che la critica ha dovuto riscoprire nel corso del tempo.
Ozzy tenuto conto del suo stile di vita ha vissuto fin troppo

bobrock ha detto...

Aggiungo anche che tutti questi osanna ex post mi lasciano un po’ perplesso
Tutti a cantarne le lodi , però spesso e volentieri quando muore qualcuno tutti a dirne il meglio possibile, tutti che lo avevano ascoltato dalla notte dei tempi , tutti a dire senza di lui bla bla bla .
Ecco…appunto appena morto tutti in coda con il santino …sarebbe apprezzabile sentire certe parole prima che uno tiri le cuoia .

Unknown2 ha detto...

Livio. Ciao Bob, felice che qualcuno, qua, dia segni di vita.
Beh, volenti o nolenti i BS diedero il via all' Heavy Metal, figlio cadetto del rock\blues\soul che tanto amiamo, ma adorato da legioni di estimatori. I primi 3dischi entrano in qualsiasi enciclopedia rock, se non altro x il loro valore storico. Ma a quei tempi, the golden age, quasi ogni uscita era imperdibile.
Poi, lo ammetto, ho sempre adorato Paranoid, uno di quei rarissimi pezzi perfetti [secondo me] x composizione, esecuzione, atmosfera, incredibile tiro. Le urla di Ozzy, l'assolo di Tony Iommi, la locomotiva Ward\Butler. L'ho ascoltata, e la riascolterei, all'infinito.
Ma innegabili sono anche gli innumerevoli passi falsi di Ozzy, la spietata astuzia manageriale della bionda Sharon (che gli ha però anche di certo allungato la vita di almeno una ventina d'anni) i deragliamenti in serie di Bill Ward....
Come in una storia scritta male, direbbe Guccini, l'ultimo concerto l'hanno tenuto poco fa nella natìa Birmingham, con incasso interamente devoluto in beneficenza, e pubblico adorante e soddisfatto, x quanto Ozzy fosse gravemente limitato dal Parkinson, e gli altri 3 veterani senescenti e rallentati dall'età.
Io sono profondamente grato ai BS x Paranoid e poco altro, ma quanti altri carneadi celebrati x puro snobismo dalla critica non mi hanno regalato neppure una canzone?

Armando Chiechi ha detto...

Mea culpa...non ho mai adorato i Black Sabbath anche se Ozzy Osborne mi ha sempre suscitato simpatia. A loro ho sempre preferito i Deep Purple, gli Zeppelin o gli americani Blue Oyster Cult,giusto per nominarne tre che più ho " frequentato" ed ascoltato. A dire il vero anche se da ragazzo non sono mai stato un grande estimatore dell' hard rock o del progressive in un certo senso però mi ricordo sempre con affetto i tempi in cui si ascoltavano i dischi insieme agli amici e ai compagni di classe. Ci si scambiava i vinili oppure eri tu ad ascoltare altro quando andavi a casa loro o viceversa. In un certo modo una certa idea o infarinatura te la facevi. Ricordo ancora una compagna di classe che mi chiese il vinile di The Dark Side Of The Moon o un altro il primo dei Doors o quando nella cantina di un amico nonché aspirante batterista notai tutte le copertine dei vari Pink Floyd,King Crimson, Genesis,Caravan,EL&P esposte alle pareti. Eri a casa sua e ti sembrava d'essere in terra d'Albione così come nella mia stanza si respiravano gli umori di Topanga Canyon e la California lisergica di Frisco, il Whiskey a Go Go e i songwriters di Laurel Canyon.

Armando Chiechi ha detto...

A proposito di dischi mi è piaciuto molto ed incuriosito leggere sul numero speciale del Buscadero della collezione privata di Paolo Caru'. Sulle sue antipatie personali non sapevo dei Beatles,immaginavo non fosse un estimatore dell' Hard Rock e del punk ma mi ha meravigliato e sorpreso invece non lo fosse di John Mayall...(?)

bobrock ha detto...

Bhe Armando mica è obbligatorio che ti piacessero ….. sono stati un gruppo dalle alterne fortune ; negli anni Settanta una sequenza di album pazzeschi quando si era costretti a fare un disco all’anno; poi sono seguiti i casini : via Ozzy , Heaven and Hell , le liti Dio/ Iommi e tanti anni di anonimato . La critica fino alla fine del secolo scorso non gli ha mai reso giustizia….e Ozzy Osbourne è stato considerato a lungo un fenomeno da baraccone . Poi come per Iggy Pop altro personaggio trattato alla stregua del peggior clown qualcuno si è reso conto non solo dell’influenza che ha/hanno avuto su migliaia di gruppi, di giovani e…..non giovani ma delle canzoni e degli album destinati ….a rimanere a lungo nella storia come pietre miliari….

bobrock ha detto...

Sappi che per pudore io non ho parlato delle mie passioni per hard rock e HM che parallelamente seguivo alla pari di altri nomi più volte riportati in questo blog e appartenenti diciamo così ad un rock più nobile ed elitario .
Io ascoltavo Bruce in gioventù , sono andato a sentire Miles e Zappa senza capire che cazzo suonassero ( ci sono arrivato molti e molti anni dopo ) , ma mi cibavo di led Zepp ( ad oggi il gruppo che più amo ) , Deep Purple , BOC ( ho consumato on your feet), e poi i più “ giovani “ Motorhead e Iron Maiden e poi Metallica .
Posso immaginare che ad alcuni dei lettori del blog possano fare orrore alcuni di questi ma …..mi fanno compagnia da una vita “ con viva e vibrante soddisfazione “

Armando Chiechi ha detto...

Ma certo Bob, poi certe cose se al tempo non ti hanno preso non è escluso possano arrivare in un secondo momento. Generalmente non sono prevenuto. In realtà ritengo che la sana curiosità sia il migliore motore per muovere certe cose. Quel progressive che da ragazzo non ascoltavo, non molti anni fa mi ha incuriosito e ho voluto comunque scoprirlo attraverso.. se non con complete discografie, almeno con quegli album che ho scoperto avermi affascinato. Poi per carità ci sono cose che mi piacciono più ed altre meno. Chiaramente poi c'è pure quello che non riesco proprio a farmi piacere e tra questi ci sono i Queen...ma credo che con questi ultimi siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda.
Un abbraccio...

Unknown2 ha detto...

Livio. Un po' di sano hard'n'heavy, magari vergognandoci un po', l'abbiamo consumato tutti. I sommi Zeppelin, i Purple, ma anche ACDC e gli snobbatissimi dalla critica (Southern Death) Cult di Ian Astbury e Billy Duffy, che io invece tuttora prediligo. E i Guns'n'Roses, sguaiati e politically incorrect finchè si vuole, ma i primi dischi spaccavano davvero.
Queen proprio no, di progressive e Floyd me ne hanno dato una solfa negli anni 70: le radio e le riviste(Ciao2001) non facevano che incensare Genesis, Yes, ELP, GentleG e blablabla. Io duro su Stones, Creedence, Doors e via così. Poi il ciclone punk, x fortuna, ha fatto pulizia....

Armando Chiechi ha detto...

Verissimo Livio ed è proprio per quel motivo che quando arrivarono in edicola i vari Mucchio Selvaggio e L'ultimo Buscadero fu come ricevere ossigeno. C'era meraviglia per quello che ci era mancato a livello di articoli e retrospettive e attesa ed eccotazione per quello che sarebbe di lì a poco arrivato. Ne abbiamo parlato diverse volte ma lo Speciale targato Buscadero ha riacceso tutti quei ricordi. Ad ogni modo però è giusto pure guardare avanti rinnovando con nuove vibrazioni l'indomito spirito da appassionati.
PS : in questi ultimi giorni sono conquistato dall' album " Tether" della cantante afroamericana Annahstasia, una voce che mi ricorda Nina Simone e per venire a tempi più recenti Cassandra Wilson. Un crossover imbevuto di elementi folk e Gospel ma del tutto personale ed unico. Certamente un lavoro riconducibile più agli umori autunnali e che poco fa pensare a onde marine e sole che si riflette sulla sabbia bianca.

bobrock ha detto...

Livio i genesis con Gabriel…. I King Crimson ….in tutte le versioni …meravigliosi
Mentre sappi che i Gunners visti dal vivo 1991 e 1992 ho letteralmente buttato via i loro dischi subito dopo. Tra i miei peggiori concerti. Suonavano di merda e sopratutto axl cantava ancora peggio . Morale quello che sentivo su disco non l’ho sentito dal vivo .
Mentre per esempio Aerosmith altra band mai cagata dal Busca suonavano veramente da Dio ….live ….

Unknown2 ha detto...

Livio. Si Armando, anche x me Mucchio e poi Buscadero furono ossigeno puro, dato che anche in radio furoreggiava (quasi) solo musica inglese.
Bob: KCrimson x me, a parte il primo indimenticabile, facevano jazz, e anche piuttosto ostico. Fripp musicista immenso ma ego smisurato, gli altri dovevano fare i gregari, pur essendo tutti strumentisti straordinari.
Progressive: tutti gli artisti coinvolti erano tecnicamente superiori, lo riconosco, ma è proprio il genere che non mi prende, non mi emoziona, ecco. Troppo studiato, elaborato, arzigogolato, barocco. Si perde la rabbia, l'urgenza, l'autenticità, l'istinto killer che mi esalta in un pezzo rock di 3minuti, e viene fatalmente diluito nelle sinfonie di 20minuti (o nelle improvvisazioni\sbrodolate psichedeliche, parlando d'altro).
Sui Guns, che nn ho mai visto dal vivo, mi fido del tuo giudizio. Non butterò forse i dischi, ma li guarderò un po' + da lontano, ecco.
Aerosmith potentissimi e musicalmente grandi, senza discussioni.
Quanto sopra è frutto solo dei miei personalissimi gusti, che mi piace confrontare con esperti\appassionati come voi, senza sognarmi di voler imporre il mio punto di vista. Anzi, imparo sempre qualcosa, grazie.

Armando Chiechi ha detto...

Lo scambio di informazioni è sempre utile per scoprire cose che magari si erano volutamente o per distrazione ignorate. Nessuno ...almeno tra noi, credo abbia la presunzione o la certezza di sapere ogni cosa e di essere al di sopra di tutto e tutti. Credo inoltre che si impara da tutti. Personalmente frequento questo blog perché ritengo Mauro uno tra i più appassionati e preparati del settore. E' stato e continua ad essere un riferimento e guida agli acquisti sin da tempi remoti e chiaramente non solo quello ma in questo credo di interpretare il pensiero di tutti.Poi mi piace leggere le cronache di Bob sui live a cui ha partecipato, il punto di vista tecnico di Corrado in quanto musicista,così come delle passioni musicali e letterarie di Livio. Ma sopra ogni cosa ritengo questo blog uno spazio di passioni e condivisioni, come non ne fanno e non se ne trovano più al giorno d'oggi e perdonatemi la chiusura volutamente crepuscolare alla Peckinpah !!

Zambo ha detto...

per ragioni di spazio si è deciso che tutti i live report vanno sul Buscadero on line dove li puoi trovare

Zambo ha detto...

Butto lì qualche ascolto per vivacizzare l'estate, non tutti sono usciti e alcuni li si ascolta solo su piattaforme perchà cazzo non pubblicano i CD. Jack Shields & Mojave Rush, Mad Dogs and Englishmen live fatto da Derek Trcks Band and Leon Russell, Wyatt Flores Live At Gain's, Fust The Big Ugly, Wood Brothers Puff of Smoke, A.J Croce Heart of Eternal, Garrett T. Capps Everyone is Everyone..... Buon agosto a tutti anche se non mi vedete, io vi sento

Armando Chiechi ha detto...

Grazie Mauro. Quello di A.J.Croce l' ho ascoltato e mi è piaciuto molto, idem per i Wood Brothers che hai recensito ultimamente come mi ha intrigato pure Garrett T.Capps. Ultimamente ho ascoltato molto pure Annahstasia ( recensione penultimo Buscadero) e tra le vecchie glorie ho trovato scorrevole e divertente l'ultimo dei Doobie Brothers. Buon agosto a te e a tutti.

Unknown2 ha detto...

Livio. Ripeto: non era una critica, piuttosto un suggerimento costruttivo. Ho cercato sul sito, finalmente ho trovato ciò che cercavo sotto "musica" e poi "in concert". Non sono un falco di internet, e come me magari tanti lettori un po' agee: pubblicate ogni tanto sul cartaceo una mappa del sitoBuscadero, con qlc dritta x usufruirne al meglio!

Fra le uscite citate mi intriga particolarmente l'omaggio a Joe Cocker & Friends di TedeschiTrucksBand con uno dei protagonisti di allora, Leon Russell, scomparso nel 2016. Già ottima la rivisitazione di Layla & other assorted songs, Susan e(soprattutto) Derek suonano ora uno dei live che più ho amato in assoluto. Prevedo sconquassi. Uscirà integrale sulle piattaforme a metà settembre. Mi piace tanto qs rispetto x i capolavori del passato, x cui è famoso anche Warren Haynes, sodale di Derek negli ultimi AllmanBB. Solo un caso?
Nel frattempo mi consolo col disco omaggio a Clifton Chenier, 'na vera bomba.
Speriamo l'estate faccia un po' l'estate anche quassù al nord...

Unknown2 ha detto...

Livio. Sentiti i primi 2pezzi usciti del Mad Dogs & Englishmen di TTrucksB.
Manca naturalmente la formidabile voce di Joe Cocker, una sorta di Janis Joplin al femminile, carica di inimitabile pathos dalla prima all'ultima nota. Ingiustamente e vergognosamente dimenticato: a quando un bell'articolone\retrospettiva?
A nulla valgono i pur lodevoli sforzi della Tedeschi e degli altri coprotagonisti (c'è anche Dave Mason). In compenso la band, notoriamente solidissima, non si limita al copia\incolla, ma interpreta da par suo. Poi quando parte la chitarra di Derek, ecco, qua sta il plus!
Ma sono solo 2canzoni: vedremo.

Unknown2 ha detto...

Livio, sempre io. Scandagliando finalmente il sito Busca apprendo anche con deplorevole ritardo della scomparsa di John Mayall. L'ottimo articolo di Zambellini non lascia spazio ad altre considerazioni, dico solo che i media generalisti hanno straparlato di Ozzy, mentre x Mayall, infinitamente + importante nella storia del rock(blues), non si è scomodato nessuno(stampa superspecializzata a parte), infatti lo scopro solo ora, 2settimane dopo. Che tristezza

Armando Chiechi ha detto...

Certo Livio anche io da quello che ricordo fu il solo Mauro sul sito del Buscadero e pochi altri attraverso riviste specializzate o siti dedicati al Blues. Avrebbe meritato uno speciale ma forse meglio che ne abbiano parlato i più autorevoli ed appassionati più che vedere Mayall mortificato da servizio Rai in coda e magari con descrizioni superficiali, tipico quando si parla di musica e di uno specifico genere.

bobrock ha detto...

Ho un bel boot con la versione di Mad dogs ma come per tutte le copie preferisco sempre l’originale . E poi a me la Tedeschi sta sulle palle . Ha avviluppato il marito in una formula in cui lui fa da cavalier servente per servire l’attenpata damigella la cui carriera solista procedeva in un discreto anonimato. Morale se in passato non avete mai visto dal vivo la DTB recuperate con i suoi album .
Io continuo a sperare in un divorzio ..
Mentre riguardo decessi e dintorni la morte di ozzy ha scatenato un ira di dio di consensi . Ci manca solo Carlo D’Inghilterra che ci dica che è cresciuto con le sue canzoni dopodiché chiunque ma proprio chiunque si è sentito orfano dell’uomo di Birmingham .
La moglie straordinaria macchina da soldi aveva messo in piedi quella penosa carnevalata costringendo un uomo malato di Parkinson a quella ignobile farsa che costava da 190 sterline ad infinito …
Mi chiedo se l’incasso sia stato devoluto realmente ma sono portato a pensare male .
In tutto questo nessuno ha scritto nulla sulla buonanima di Mayall musicista veramente importante del quale ho un bellissimo ricordo di un suo concerto a Milano con John Taylor in un Rolling Stone dove si sfiorava l’impenetrabilità dei corpi.
Caro Livio il buon Mayall non disponeva di una moglie manager …
Ma sicuramente il suo funerale non è stato quella buffonata al quale ho assistito .
Io nel frattempo sono ad Arequipa e domani punterò al Canyon de Colca .
Le stagioni dei nostri concerti ormai sono sempre più vicine alla fine ma ci restano i dischi . Buone vacanze per chi va e buona permanenza per chi resta .

bobrock ha detto...

Mick Taylor 😂😂😂😂

Unknown2 ha detto...

Livio. Spotify pubblica oggi "Lonely Night in the Park", registrata nel '75 e addirittura in predicato di finire su BTR al posto di Meeting Across the River (Bob inorridirà!!). Pare che Mike Appel si oppose con tutte le sue forze alla proposta di Springsteen\Landau, e x una volta dobbiamo ringraziarlo. Lonely niente di che, scarto era e scarto resta.
Forse sapremo di + nei proxx gg su questa strana release agostana.

bobrock ha detto...

Passi non essere mai riuscito a sentire meeting live e ci sta …( l’unica volta che la suonò’ in Italia a Padova dove suonò tutto BTR avevo un febbrone , recuperai a stento la data di San siro ma ricordo ancora lo sforzo perché ero assolutamente debilitato e mi sono sorbito tutto Born in the USA che non era propriamente lo stesso ); ma pensare di non mettere quel gioiello che precede jungleland sarebbe stato da codice penale 😊

Unknown2 ha detto...

Livio. Ah, ecco: è x il 50nario di BTR. Al solito il pezzo è stato pasticciato da Ron Aniello (manca solo che Bruce se lo sposi, questo). Steve figura come chitarrista, mentre nel disco originale ciò ancora non accadeva; Clarence e Danny non compaiono (ma Federici era quasi assente anche nel BTR'75). Insomma la registrazione originale, al solito, ancora, è stata pesantemente rimaneggiata, anche se la voce pare dello Springsteen 26enne.
Vabbè, passiamo oltre, con la speranziella che in contemporanea al film, a fine ottobre, esca anche il famigerato Nebraska electric-full band...

Unknown2 ha detto...

Livio. E se volete farvi 4risate leggete le dichiarazioni di tale Aaron Lewis, "frontman" degli Staind(???), che ne spara di ogni su Springsteen, secondo lui non grato all'America x tutto ciò che ha avuto da essa. Il poverino, in crisi mistica protrumpiana, ci fa capire qual è la base elettorale del biondo....
Ma si può?!?!?

Armando Chiechi ha detto...

Non ho sentito il brano da voi segnalato seppure l'ho intravisto in rete, credendo ad una take contenuta in un bootleg. Onestamente non saprei cosa dire di un " Nebraska" tutto elettronico e full band, visto che nella sua veste acustica era già di per sé perfetto ma posso capire le leggi del mercato. Ultimamente ho ascoltato un po' di roba nuova e trovato anche qualcosa di più vecchio o quasi in offerta che mi ha indotto a non rinunciarci. Tra i Nice Price per usare una vecchia definizione ho preso per pochi euro " Barn" di Neil Young Crazy Horse, all'epoca distrattamente o meglio ignorato a favore di altro materiale, una raccolta della Stax ( Carla Thomas ) un vecchio titolo dei Crackers e tra le cose più recenti Taj Mahal e Keb'Mo, un divertente Ringo Starr tutto country più Alison Krauss e Union Station per rimanere dalle parti degli Appalachi e seppur più mainstream il gustoso ritorno dei Doobie Brothers che includono un duetto con Mavis Staples. Un abbraccio a tutti...

Armando Chiechi ha detto...

Pardon..." Elettrico* Nebraska

bobrock ha detto...

Bella infornata di dischi Armando …. Barn era un album minore di young che ho decisamente apprezzato pur senza particolari lampi ma nel complesso mi era piaciuto.
Mentre l’idea di Nebraska elettrico a me piace , devo dire che se potessi farei uscire anche una nuova versione di BITU , mettendo la title track sia in versione originale che acustica , togliendo dancing I’m on fire e il duo Darlington / working e mettendo shut out the light , brothers under the bridges , this hard land e murder
Incorporated . Beh sarebbe ben altro album . 😂😂😂

bobrock ha detto...

Potrebbe chiamarlo BITU Revisited e venderebbe ugualmente qualche milione di copie

Armando Chiechi ha detto...

A proposito di quello che scrivi Bob su BITUSA, il vecchio bootleg Unsatisfied Heart conteneva molto di quello che tu citi e come idea artisticamente sarebbe stato il colpo giusto .

Unknown2 ha detto...

Livio. Anche Frankie e My Love Will not let You Down non ci sarebbero state male. Ma tranquilli, Columbia e Landau non l'avrebbero mai permesso: il potenziale commerciale e generalista di BUSA sarebbe crollato in favore del valore artistico: quando mai???

Unknown2 ha detto...

Livio. E ammettiamolo: lo stesso Bruce non si è mai fatto pregare granchè sul fatto di "addolcire" x il mercato le sue proposte.
Riuscendo quasi sempre, però, a mantenersi su livelli quantomeno dignitosi: una delle chiavi, e nn l'ultima, del suo successo planetario.

bobrock ha detto...

Lonely night in the park è proprio brutta . Non solo : si sente ma non bisogna essere un tecnico del suono che non ha nulla a che vedere con quanto pubblicato in BTR
Sarà un demo che è stato completamente modificato perché il suono proprio non è di quel disco .