Esiste
una continuità tematica tra il precedente album American Band e The Unraveling ed è il periodo tumultuoso che i Drive By
Truckers si sono trovati a vivere nel loro paese, ma se il primo annunciava una
tempesta in arrivo con l'elezione di Trump, questo è scritto tra i relitti e le
conseguenze che quella tempesta ha provocato. Come affermano gli stessi DBT The Unraveling non è un disco politico nel senso usuale
del termine, piuttosto esamina le reazioni personali causate dalle cose che
sono successe attorno in termini di decimazione dei valori, distruzione delle
certezze, negazione dei diritti. Il personale è politico si diceva una volta, e
lo stesso afferma Patterson Hood, portavoce della band e mai come in The
Unraveling protagonista visto
che è l'autore della maggior parte delle
canzoni, coadiuvato da Mike Cooley il quale si limita a cantare e scrivere Slow Drive Argument e Greviance
Merchants , la prima un irruente e urticante rock n'roll nello stile dei
DBT, la seconda a proposito della proliferazione dei suprematisti bianchi negli
Stati Uniti, In questa, Cooley col suo
stile crudo ma colloquiale si immerge nella psiche di un terrorista di destra
dopo che la miglior amica della babysitter della propria famiglia è stata
assassinata su un treno nella progressista Portland a seguito di un attentato .
Che sia un disco in cui conta più il cuore che il cervello nell'attuale stato
emotivo della band lo confermano le canzoni che aprono e chiudono l'album,le
quali solitamente assumono un significato preciso nel disegnare i contorni
delle loro opere. Rosemary with a Bible
and a Gun con le sue rime a spirale ed il sentore gotico alla Bobbie Gentry, la voce lontana e mai
cosi bassa di Hood accompagnata dal pianoforte di Jay Gonzales e dal violino e
la viola di Patti King e Kyleen King tanto evocative nel trasmettere un senso
di distanza narrativa, è stata influenzata dai tempi difficili in cui Hood e
Cooley lasciarono Florence in Alabama per trasferirsi a Memphis in cerca dei
sogni che sarebbero arrivati solo nel nuovo millennio. Awaiting Resurrection chiude l'album come succedeva con Baggage in American Band e Grand Canyon in English Oceans ovvero un lungo brano dai
riflessi psichedelici, in questo caso lento, sinistramente cadenzato ed
ipnotico nel quale Hood sopraffatto dalle immagini religiose è alla ricerca di
un barlume di illuminazione. Inizia chiedendosi se c'è un diavolo in questo
mondo tuffandosi nelle realtà dolorose dell'America di oggi e poi conclude
domandandosi con un pizzico di ottimismo "alla fine siamo solo in piedi, guardando la grandezza svanire
nell'oscurità, in attesa di resurrezione". The Unraveling per musica e significati è un grande
album, forse meno diretto di altri che lo hanno preceduto ma vorticosamente
proiettato ad offrire una nuova visione dell'american music, oggi scevra dal
bisogno di canzoni d'amore e di conforto, piuttosto concentrata sulle emozioni
e lo sconcerto indotti dall'aumento delle sparatorie nelle scuole e nelle
chiese, dalla violenza razziale e di frontiera, dai bambini relegati nelle
gabbie come riferito in Babies in Cages, oscuro
e magnifico brano impreziosito dal washboard elettrico di Cody Dickinson, dai suicidi e dalle overdose, come menzionato in Heroin Again, coraggiosa nell'affrontare
un tema così vecchio ma ancora attuale. La canzone che ha però dato il via a
tutto l'album è 21st Century Usa,
ballata vagamente country con tanto di lap steel su un' America in cui non basta spaccarsi la schiena di lavoro
pesante per poter sopravvivere, dove ti prescrivono pillole per esorcizzare
paure ed ansia e dove guardi i tuoi figli e preghi che ci sia una speranza. Thoughts and Prayers è ugualmente
snervante sebbene percorra la via della ballata elettroacustica con un ricamo
di pianoforte che rende dolce l'ascolto pur nella macabra immobilità che
aleggia su una sparatoria di massa, tra
satira e geremiade. Armageddon's Back In
Town è l'altra faccia dei DBT e dell'album, urgente, rabbiosa, elettrica e
rock.
Se la
scrittura delle canzoni è stata un'operazione impegnativa e brutale visti i
contenuti delle canzoni, la registrazione, al contrario, ha seguito un processo
gioioso, a detta di Patterson Hood. Aver
lavorato per una settimana negli storici studi di registrazione di Sam Phillips a Memphis con il
produttore di lunga data Dave Barbe
e l'ingegnere Matt Rose-Spang, circondati da foto storiche in un'atmosfera di
metà del secolo scorso, ha infuso nei DBT un "benessere" che si è
riversato nelle registrazioni dando a The Unraveling quel sapore vintage
dei dischi di una volta. Lo studio ha funzionato da macchina del tempo, Memphis
con la sua contraddittoria storia sociale è il sogno a cui i DBT hanno ambito
fin da giovani, il patrimonio musicale della città e lo spirito di Sam Phillips
hanno condizionato in senso positivo la creazione dell'album oltre il semplice dato
tecnico, formando un suono contemporaneamente moderno ed antico. 18 brani per
85 ore di session, poi i lavori di mixaggio presso gli studi di Barbe ad Athens
in Georgia e l'ulteriore masterizzazione del maestro Greg Calbi nel New Jersey, alla fine l'album è stato ridotto a nove
canzoni. Lilla Hood ha progettato la confezione utilizzando una splendida foto
di Erik Golts con due ragazzi che guardano il tramonto sulla costa dell'Oregon
ed il collaboratore e amico di lunga data Wes
Freed ha curato la parte grafica. Dopo
tre anni di silenzio (lo spazio più lungo intercorso tra i loro album) i DBT
sono tornati con un album oscuro e impressionista, a mio modo di vedere
profondo, intenso e graffiante. Ora si tratta di vederli in tour perché
l'Europa (naturalmente Italia esclusa) li aspetta.
MAURO ZAMBELLINI FEBBRAIO 2020