lunedì 25 ottobre 2021

THE ROLLING STONES TATTOO YOU 40th ANNIVERSARY EDITION

Con Tattoo You , i Rolling Stones diedero prova, in tempi non sospetti, di essere i primi della classe anche con gli avanzi. Nel 1981 pubblicarono uno dei migliori album della loro discografia ricorrendo essenzialmente a degli scarti. Ad un anno dalla pubblicazione del pallido Emotional Rescue , si trovarono nella condizione di partire in tour senza avere un disco da presentare, come invece era loro abitudine. Ci pensò Keith Richards e gli fece sponda Ron Wood a spingere il fidato ingegnere del suono Chris Kimsey a rovistare negli archivi, estraendo dalle session dei precedenti dischi del materiale inedito per mettere insieme un nuovo album. Keef  fu estremamente chiaro al proposito:  la musica ha bisogno di invecchiare come il buon vino”. Per tre mesi Kimsey “scartabellò” i nastri risalenti al periodo 1972-1979 e convinto di aver trovato i pezzi giusti li sottopose a Mick e Keith i quali entusiasti, nell’autunno del 1980, si rintanarono in un “cavernoso magazzino” alla periferia di Parigi con il loro studio mobile creando quello che sarebbe divenuto Tattoo You.  Misero a posto le canzoni rifinendole, sovra incidendole, aggiungendo  nuovi tocchi e parti vocali, e affidarono il mix finale a Bob Clearmountain e Gary Lyons. Quando, nell’agosto del 1981, il disco uscì fu un immediato successo e negli Stati Uniti rimase al primo posto nella classifica delle vendite per nove settimane consecutive. Mi ricordo che in quell’agosto attraversavo da Est a Ovest in auto con un amico gli States e Start Me Up, la canzone che apre all’album, divenuta negli anni un must dei loro show, veniva sparata in radio a ripetizione, con una media di tre/quattro volte all’ora anche in stati dove normalmente trasmettono  solo musica country. Il disco si guadagnò anche un Grammy per la miglior copertina, disegnata da Peter Corristor in collaborazione col fotografo Hubert Kretschmar e l’illustratore Christian Piper. Per chi scrive Tattoo You  rimane ancora oggi uno dei più riusciti lavori della loro lunga discografia, il più grande disco di scarti della storia, oggi rimpolpato nell’ edizione del quarantennale di altrettante out-takes così da suffragare l’idea che in origine avrebbe potuto benissimo essere un doppio album.


Il Tattoo You originale si apre con Start Me Up e si chiude con Waiting For A Friend, una delle più romantiche ballate delle Pietre, al tempo amplificata da un video ambientato al Village di New York, sull’amicizia maschile. Sono le coordinate qualitative del disco ma il resto non è da meno. Gli avanzi di Black and Blue  si chiamano Slave, groove irresistibile per un brano che in concerto avrebbe fatto sfracelli se fosse stato usato, in cui Billy Preston si giostra con le tastiere e il sassofono del colosso Sonny Rollins mette la ciliegina sulla torta, e poi Worried About You una ballata soul cantata in falsetto da Mick con un inciso di chitarra da capogiro di Wayne Perkins, quando ancora Ron Wood non era della partita. Dalle session agli studi Pathé Marconi di Parigi relative a Emotional Rescue  arrivano Heaven, eterea ballad ancora in falsetto originariamente concepita da Jagger con la chitarra, e la rabbiosa e punk Neighbours  con l’infuocato sax di Sonny Rollins. Il titolo fa riferimento ai  problemi che aveva Richards con i vicini della propria abitazione newyorchese. Delle medesime session è anche No Use In Crying  altra ballata dalle sfumature soul che esemplifica il mood melodico di quell’album. Little T&A è un rock n’roll cantato da Keith Richards fisso nelle scalette di quel tour,  nacque ai tempi di Some Girls,  l’ album del 1978 che regala anche Black Limousine , blues con perfetta simbiosi di slide (Wood) e armonica (Jagger), concepito nel 1973 e finito quattro anni dopo grazie a Ronnie, il quale affermò di essersi ispirato a Hop Wilson. Dalle session in Giamaica del remoto Goats Head Soup  Kimsey pescò Tops  nel cui mix furono lasciati il piano di Nicky Hopkins e la chitarra e la voce di Mick Taylor, e la straordinaria Waiting For A Friend dimostrazione che in quella zuppa di caprone le ballate andavano forte, basti pensare alla toccante Winter.



Se questo è il Tattoo You che si conosceva,  sotto il titolo di Lost & Found: Rarities sono disponibili oggi altre nove out-takes, recentemente completate con voce e chitarra. I nuovi scarti riguardano una versione micidiale di Shame, Shame, Shame registrata per la prima volta nel 1963 da uno dei loro bluesman più amati, Jimmy Reed, la rivisitazione del brano soul del 1973 di Dobie Gray Drift Away, ed interpretata dalla band per It’s Only Rock n’Roll ma poi omessa dall’album, e due tracce scelte per promuovere l’edizione del quarantennale. Living In The Heart of Love, accompagnato da un video in bianco e nero girato tra le strade e i locali di Parigi con tanto di amore saffico, è la quintessenza del rock degli Stones nella sua definizione più sguaiata e danzante mentre Troubles A’ Comin’ è più lenta e bluesy, cadenzata sul ritmo di Tumbling Dice. Scritta da Eugene Record per il gruppo femminile delle Chi-Lites faceva parte del pacchetto di Emotional Rescue. Le chicche non finiscono qui, Come To The Ball  gode della chitarra di Mick Taylor ed il piano di Nicky Hopkins ed è lo specchio di quella sporcizia rock n’roll che albergava in Goats Head Soup, anch’essa risalente al 1972 è Fast Talking, Slow Walking ma in questo caso l’atmosfera è quella della ballata sofferta grazie ad una intensa prova vocale di Jagger. Nella adrenalinica  Fiji Jim, registrata a Parigi durante Some Girls, Ian Stewart siede al pianoforte ma sono la slide e l’armonica a portarla su un versante blues, cosa che succede pure in It’s A Lie dove chi soffia nell’armonica è Sugar Blue. Il groove a ritmo reggae di Start Me Up svela l'evoluzione della canzone, prima che Richards spingesse per un approccio più rock facendo l’immensa fortuna di quel brano. Poche volte un CD di scarti si è amalgamato così bene all'album originario, in virtù del fatto che i due dischi sono essenzialmente costituiti da out-takes.



La super edizione deluxe del quarantennale offre anche un set di 26 tracce riguardanti il concerto a Wembley del giugno 1982, Still Life: Wembley Stadium  registrato durante il Tattoo You Tour.

 

MAURO ZAMBELLINI       OTTOBRE 2021