Con Tattoo
You , i Rolling Stones diedero prova, in tempi non sospetti, di essere
i primi della classe anche con gli avanzi. Nel 1981 pubblicarono uno dei
migliori album della loro discografia ricorrendo essenzialmente a degli scarti.
Ad un anno dalla pubblicazione del pallido Emotional Rescue , si trovarono
nella condizione di partire in tour senza avere un disco da presentare, come
invece era loro abitudine. Ci pensò Keith Richards e gli fece sponda Ron Wood a
spingere il fidato ingegnere del suono Chris
Kimsey a rovistare negli archivi, estraendo dalle session dei precedenti dischi
del materiale inedito per mettere insieme un nuovo album. Keef fu estremamente chiaro al proposito: “ la
musica ha bisogno di invecchiare come il buon vino”. Per tre mesi Kimsey
“scartabellò” i nastri risalenti al periodo 1972-1979 e convinto di aver
trovato i pezzi giusti li sottopose a Mick e Keith i quali entusiasti,
nell’autunno del 1980, si rintanarono in un “cavernoso magazzino” alla
periferia di Parigi con il loro studio mobile creando quello che sarebbe divenuto
Tattoo
You. Misero a posto le canzoni
rifinendole, sovra incidendole, aggiungendo
nuovi tocchi e parti vocali, e affidarono il mix finale a Bob Clearmountain e Gary Lyons. Quando, nell’agosto del
1981, il disco uscì fu un immediato successo e negli Stati Uniti rimase al
primo posto nella classifica delle vendite per nove settimane consecutive. Mi
ricordo che in quell’agosto attraversavo da Est a Ovest in auto con un amico
gli States e Start Me Up, la canzone
che apre all’album, divenuta negli anni un must dei loro show, veniva sparata
in radio a ripetizione, con una media di tre/quattro volte all’ora anche in
stati dove normalmente trasmettono solo musica country. Il disco si guadagnò
anche un Grammy per la miglior copertina, disegnata da Peter Corristor in
collaborazione col fotografo Hubert Kretschmar e l’illustratore Christian
Piper. Per chi scrive Tattoo You rimane ancora oggi uno dei più riusciti lavori
della loro lunga discografia, il più grande disco di scarti della storia, oggi
rimpolpato nell’ edizione del quarantennale di altrettante out-takes così da
suffragare l’idea che in origine avrebbe potuto benissimo essere un doppio
album. Il Tattoo You originale si apre con Start Me Up e si chiude con Waiting For A Friend, una delle più
romantiche ballate delle Pietre, al tempo amplificata da un video ambientato al
Village di New York, sull’amicizia maschile. Sono le
coordinate qualitative del disco ma il resto non è da meno. Gli avanzi di Black
and Blue si chiamano Slave, groove irresistibile per un
brano che in concerto avrebbe fatto sfracelli se fosse stato usato, in cui
Billy Preston si giostra con le tastiere e il sassofono del colosso Sonny Rollins mette la ciliegina sulla
torta, e poi Worried About You una
ballata soul cantata in falsetto da Mick con un inciso di chitarra da capogiro di Wayne Perkins, quando
ancora Ron Wood non era della partita. Dalle session agli studi Pathé Marconi
di Parigi relative a Emotional Rescue arrivano Heaven,
eterea ballad ancora in falsetto originariamente concepita da Jagger con la
chitarra, e la rabbiosa e punk Neighbours con l’infuocato sax di Sonny Rollins. Il
titolo fa riferimento ai problemi che
aveva Richards con i vicini della propria abitazione newyorchese. Delle
medesime session è anche No Use In Crying altra ballata dalle sfumature soul che
esemplifica il mood melodico di quell’album. Little T&A è un rock n’roll cantato da Keith Richards fisso
nelle scalette di quel tour, nacque ai
tempi di Some Girls, l’ album del
1978 che regala anche Black Limousine , blues
con perfetta simbiosi di slide (Wood) e armonica (Jagger), concepito nel 1973 e
finito quattro anni dopo grazie a Ronnie, il quale affermò di essersi ispirato
a Hop Wilson. Dalle session in Giamaica del remoto Goats Head Soup Kimsey pescò Tops nel cui mix furono lasciati
il piano di Nicky Hopkins e la chitarra e la voce di Mick Taylor, e la
straordinaria Waiting For A Friend dimostrazione
che in quella zuppa di caprone le ballate andavano forte, basti pensare alla
toccante Winter.
Se questo è il Tattoo You che si
conosceva, sotto il titolo di Lost & Found: Rarities sono
disponibili oggi altre nove out-takes, recentemente completate con voce e
chitarra. I nuovi scarti riguardano una versione micidiale
di Shame, Shame, Shame registrata per
la prima volta nel 1963 da uno dei loro bluesman più amati, Jimmy Reed, la rivisitazione del brano soul
del 1973 di Dobie Gray Drift Away, ed
interpretata dalla band per It’s Only Rock n’Roll ma poi omessa
dall’album, e due tracce scelte per promuovere l’edizione del quarantennale. Living In The Heart of Love, accompagnato
da un video in bianco e nero girato tra le strade e i locali di Parigi con
tanto di amore saffico, è la quintessenza del rock degli Stones nella sua
definizione più sguaiata e danzante mentre Troubles
A’ Comin’ è più lenta e bluesy, cadenzata sul ritmo di Tumbling Dice. Scritta da Eugene Record per il gruppo femminile
delle Chi-Lites faceva parte del pacchetto di Emotional Rescue. Le chicche
non finiscono qui, Come To The Ball gode della chitarra di Mick Taylor ed il
piano di Nicky Hopkins ed è lo specchio di quella sporcizia rock n’roll che
albergava in Goats Head Soup, anch’essa risalente al 1972 è Fast Talking, Slow Walking ma in questo
caso l’atmosfera è quella della ballata sofferta grazie ad una intensa prova
vocale di Jagger. Nella adrenalinica Fiji Jim, registrata a Parigi durante Some
Girls, Ian Stewart siede al pianoforte ma sono la slide e l’armonica a
portarla su un versante blues, cosa che succede pure in It’s A Lie dove chi soffia nell’armonica è Sugar Blue. Il groove a ritmo reggae di Start Me Up svela l'evoluzione della canzone, prima che Richards spingesse per un approccio
più rock facendo l’immensa fortuna di quel brano. Poche volte un CD di scarti
si è amalgamato così bene all'album originario, in virtù del fatto che i
due dischi sono essenzialmente costituiti da out-takes.
La super edizione deluxe del quarantennale offre
anche un set di 26 tracce riguardanti il concerto a Wembley del giugno 1982, Still
Life: Wembley Stadium registrato durante il Tattoo You Tour.
MAURO
ZAMBELLINI OTTOBRE 2021