mercoledì 1 maggio 2013

Love And Emotion. Una storia di Willy DeVille
 
Per dirlo con il titolo di uno dei suoi ultimi dischi,
Willy DeVille è sempre stato un “horse of a different color”, uno fuori dal branco e dagli schemi. Lo è stato fin da quando, in anni a cavallo tra il punk e il grunge, si ergeva nel buio della notte newyorchese a cantare di amore ed emozione evocando i grandi soulmen degli anni cinquanta e sessanta. Difficile afferrarlo con quel viso spigoloso, quei modi da giocatore d’azzardo, quello sguardo malizioso e penetrante, quella battuta sferzante. C’era qualcosa in Willy DeVille che il rock’n’roll non ha più, un senso di romanticismo, di storia, di fascino. Sapeva cogliere con semplici versi il sorriso di una venere della strada, le pulsioni della gente del ghetto, la pericolosità di uno stiletto che brilla nella notte, una torbida storia di droga, l’amore di chi si pavoneggia per qualche traccia di rossetto esibita sul collo. Controcorrente, sia nella musica sia nella vita, fino alla sua prematura scomparsa nel 2009 all’età di 59 anni. Sarà per quello che è stato rimosso, più che dimenticato, dal cinismo dell’industria musicale. Un caso più unico che raro, visto che i riconoscimenti postumi ormai sono la regola. Per Willy DeVille, invece, niente, il mondo del rock non è stato affatto generoso e riconoscente: soltanto gli omaggi di Peter Wolf, una canzone a lui dedicata  e Boz Scaggs, due cover nel suo ultimo Memphis. Per questo, ci voleva
Love And Emotion. Una storia di Willy DeVille (Pacini Editore, collana Fanclub, 16 euro), l’unica biografia al mondo, scritta dal sottoscritto Mauro Zambellini per colmare un vuoto incomprensibile e dare giustizia ad un grande talento della musica e dell'arte. Con l’introduzione di Kenny Margolis, tastierista dei Mink DeVille, Love and Emotion racconta la sua ballata con taglio romanzato, facendo parlare direttamente i personaggi e raccontandola disco dopo disco attraverso le tante tappe, le tante vicissitudini e le tante città della sua esistenza. Completa di foto in bianco e nero, una discografia necessaria che altro non è che la discografia completa di Willy DeVille, l'acuta postfazione di Marco Denti e l'amarcord di Blue Bottazzi.
Lo potete trovare nelle librerie a partire dal 5 maggio, richiederlo direttamente a Pacini Editore o acquistarlo con dedica alle prossime presentazioni dal vivo: Spazio Carù, Gallarate 10 maggio; Vinilmania, Milano 11 maggio; Libreria Margaroli, Verbania 30 maggio; Luzi Cafè, Gallarate 31 maggio; Biblioteca Comunale, Busto Arsizio 11 giugno; Piacenza Blues Festival fine giugno; Ameno Blues Festival fine giugno.

10 commenti:

BLUESSURIA ha detto...

E' già un successo.

Anonimo ha detto...

Questo è un grande atto d'amore verso un personaggio e sopratutto un Soulman superlativo.L'ultima volta son riuscito a vederlo pochi mesi prima che ci lasciasse in un tour che sembrava riportarlo ai vecchi giorni del Lower east side senza trascurar le pagine legate al Deepsoul di Memphis e ai sapori Voodoo della mai dimenticata Louisiana.Quando ci ha lasciato e ho letto il tuo articolo sulle pagine del Busca (Settembre del 2009 se ben ricordo)mi son commosso e ho pianto come un bambino..ho pianto dentro e ora son felice che con questo libro tu ci abbia pensato. Grande Zambo!!Armando Chiechi

paolo stradi ha detto...

Vorrei approfondire...di lui ho Backstreet Of Desire e Return To Magenta. Mi sembrano grandi dischi, il primo anche di più. Cos'altro BISOGNA avere? Grazie e un abbraccio.

Zambo ha detto...

Per me bisognerebbe avere tutto o quasi, ma CABRETTA è l'esordio con alcune canzoni diventate dei must dei suoi shows, MIRACLE è il disco con Mark Knopfler di una raffinatezza incredibile,VICTORY MIXTURE è un grande omaggio alle vecchie canzoni di New Orleans, HORSE OF A DIFFERENT COLOR è il suo disco più scuro e blues e poi se hai ancora soldi rifatti vivo.... ciao

Blue Bottazzi ha detto...

D'accordo con i consigli di Zambo, più Le Chat Bleu e Coup De Grace. Esiste anche una splendida antologia doppia con tutto il periodo Atlantic dei Mink DeVille.

DeVille è stato anche uno dei migliori live act del rock, nella mia esperienza paragonabile solo a Bruce e Van Morrison. Il DeVille vivo è documentato in due concerti, Mink DeVille Live At Montreux 1982 e Willy DeVille Live At Montreux 1994. Entrambi esistono in edizione CD + DVD, il che permette di godersi lo show in entrambi i modi. Il film del primo è un po' artigianale, quello del secondo girato meglio, ma entrambi gli spettacoli testimoniano il potenziale immenso del grande Willy.

bob rock ha detto...

basta comprarli tutti tranne sportin life e (forse) miracle.
non si sbaglia
ci si vede a vinilmania e compro il tuo libro.
complimenti in anticipo

andrea66 ha detto...

uno dei 3 miei preferiti on stage di sempre, assieme agli stones ed ai black crowes! non mi stancherò mai di dirlo, per me il giorno della sua morte è stato tristissimo. e come spesso capita, ero senza nessuno con cui condividere la mia tristezza (quante persone possono capire un uomo di 45 anni quasi in lacrime per la morte di un cantante?). a me non è piaciuto Pistola, mentre anche l'ultima volta ad asti nel 2008 è stato di un'intensità incredibile. che peccato..e che ingiustizia morire a 59 anni mentre certi statisti vivono fino a 94 senza mai avere neanche 37,5 di febbre..

andrea66 ha detto...

ah, dimenticavo Zambo...il libro lo ordino a Gallarate, visto che nel Basso Piemonte non vieni mai ..

pablo_cantù ha detto...

ciao zambo, come ti ho detto al bloom... vieni a cantù con il libro e una band... pablo (ancora in trance dopo i dream syndicate... a proposito che cacchio aspetti a recensire la serata????)

pablo_cantù ha detto...

ciao zambo, sono sempre pablo il canturino, mio fratello di sangue flavio mi ha regalato Love and Emotion per il mio compleanno... mi ha detto di ringraziare anche te per la veloce fornitura.... ti farò sapere se mi emozionerà veramente (se può fregartene qualcosa.... :-))))