Un mondo
sfuggente e oscuro esce da 7 Walkers
fatto di intrugli magici e di piogge scroscianti nel bayou, di
strambi personaggi che rispondono ai nomi di Chingo, Mr.Okra e lady Sue di
Bogalusa e di tipastri che piacerebbero tanto al compianto DeVille, lui che in
quei luoghi ci ha vissuto come un lupo mannaro. L’universo dei 7 Walkers è
fosco, intrigante e la musica sgorga sinuosa, quasi improvvisata secondo una
danza che evoca antichi spiriti, figure misteriose, segreti primordiali.
Un disco non collocabile in nessuna categoria di genere
se non figlio di quell’immenso crogiolo di suoni e umori che è New Orleans,
realizzato dal cantante e chitarrista Papa Mali con il batterista dei Grateful Dead Bill
Kreutzmann, col bassista dei Meters George Porter Jr. e il polistrumentista Matt
Hubbard. Uscì nel 2010, pochi se ne accorsero, peccato, un disco del genere fa
parte del dna del blues più ancestrale e meticcio, roba che non è facile sentire
neanche alle pagane latitudini del rock. Ora, a cinque anni di distanza, arriva
il seguito, a nome Papa Mali. Con
lui un pugno di musicisti che pendolano tra New Orleans, la Louisiana zydeco e
il Texas. C'è il batterista Johnny
Vidacovich, la bassista Cassandra Faulconer, la pedal steel di Dave Easley, il
piano e l'organo di Josh Paxton, il vibrafono e le tabla di Mike Dillon, le
voci degli Harmonaires. Il disco si intitola Music Is Love, proprio
come la canzone di David Crosby di If I Could
Only Remember Only My Name di cui ne viene offerta una versione
paludosa, scura e psichedelica, che assieme alle altre undici tracce dell'album
ci conduce in un mondo affascinante dove un profano blues del Delta viene miscelato in
un gumbo dal sapore forte che evoca l'antico Gris Gris di Dr.John solo
accentuato da una ritmica funky ancora più tribale. La voce di Mali sembra arrivare da boschi eterni, i suoi compari suonano come fossero i sacerdoti di un rito voodoo, l'atmosfera è carica di mistero e presagi i sinistri, solitarie chitarre acustiche allentano la tensione solo per creare uno stato di attesa ancora più intenso. Insomma, nonostante il
titolo, Music Is Love non è musica per mammolette, piuttosto una Pasqua
animista . Mettetevi un amuleto ed iniziate la danza. Auguri.
6 commenti:
Mi permetto di consigliarti visto che stai viaggiando nelle terre del blues, di portarti appresso anche questo record . Anders Osborne & North Mississippi Allstars – Freedom & Dreams.
grazie del consiglio Bartolo, sempre sul pezzo. Easter days are comin' for true rockers.
Curioso...proprio in qusti giorni ho ripreso tra le mani anni"Gris Gris" del Dottore che da tempo non ascoltavo.Ricordo anche la prima recensione dei Walkers 7 sul Buscadero e ti ringrazio per averne riparlato:cecherò al più presto di porre rimedio a questa mancanza!!
Armando Chiechi
Molto bello 7walkers.Sul mio scaffale l'ho messo tra gli Scrapomatic e national bohemian dei The bridge(che ne dici Zambo?)
Di Papa Mali ho "Do you thing"molto bello anche questo.
Naturalmente,seguirò il tuo consiglio e metto in lista anche l'ultimo.
Su queste lunghezze d'onda non posso dimenticare e consigliare gli Slamhound Hunters di "private jungle" classico b-record eccezzionale.
Lunga vita alla classe operaia!
Rock on!
Wrangler, non conosco né The Bridge né Slambound Hunters, farò il modo di ascoltarli. Grazie dell'intervento. Mink On!
Ciao Zambo!
The Bridge sono prodotti da Steve Berlin,gli Slamhound Hunters sono capitanati da Louis x.Erlanger(sono sicuro che il nome non ti è nuovo eh!).
Private jungle lo trovi per pochi euro su ebay.
Blues,voodoo,swamp rock e una grande cover di Cadillac walk.
Mink on!
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