Joe Strummer, al secolo John Graham Mellor, figlio
di un diplomatico inglese e di una infermiera scozzese, nato ad Ankara nel 1952,
con la sua rocambolesca avventura nella musica cominciata alla metà degli anni
settanta e conclusasi con la sua prematura scomparsa nel 2002, incarna la
figura dell'eroe di strada in un epoca in cui il rock n'roll significava ancora
ribellione, indipendenza, sprezzo verso il potere e le convenzioni borghesi. Quando
in un incontro con Michael Hutchence degli INXS, il cantante prototipo della
rockstar in pantaloni di pelle, circondato da ragazzine quindicenni in
minigonna, Strummer proferì "hey,
deve essere molto strano essere un sex symbol" si sentì rispondere
"beh, tu sei Joe Strummer, dovresti
saperlo bene", l'ex Clash chiuse la discussione con un perentorio "no, io non sono mai stato un sex symbol, ero
solo il portavoce di una generazione".
Squatter,
anarchico, ribelle, riottoso punk negli anni della Thatcher, rocker, paladino
della cause perse, vorace consumatore di erba e di alcol, irrequieto leader
dell'ultima grande gang del rock, anticipatore di incroci musicali multiculturali,
strimpellatore (da qui il soprannome Strummer) di Telecaster, cantore di una
protesta contemporanea nel solco di una tradizione che risaliva a Woody
Guthrie, attore cinematografico e autore di colonne sonore, dj radiofonico, Joe
Strummer è uno degli esempi più coerenti della simbiosi tra arte e vita, una
figura tribolata e romantica legata più alla letteratura ottocentesca, se non
fosse che il rock n'roll dello scorso secolo ha fornito una ragione plausibile
per intendere la vita in modo diverso, non convenzionale, perlomeno
anticonformista.
Joe Strummer è stato un rivoluzionario
nella musica, capace di tradurre l'affermazione di Majakowski del 1918 al tempo
della Rivoluzione Sovietica secondo la quale le strade devono essere un trionfo dell'arte per tutti. Ancora oggi
se ne sente la mancanza, il recente doppio CD 001 (Ignition) contenente
32 tracce nel doppio formato deluxe (con libro annesso) e normale, lenisce
solo in parte il dispiacere ma ha il potere di comunicare una gioia,
un'allegria ed un propositivo slancio verso le diversità del mondo che è prerogativa
di una visione socialista dell'arte. E' la prima antologia su Joe Strummer e
raccoglie le esperienze dell'artista al di fuori dei Clash attraverso inediti,
rarità, tracce di colonne sonore, versioni alternative di brani già pubblicati,
B-sides, una sorta di fotografia inedita della sua avventura dai primi passi
coi The 101ers, gruppo che prendeva
il nome dal numero civico 101 di Walterton Road che con un nucleo di squatter Joe
aveva occupato, fino alle ultime registrazione coi Mescaleros, band assemblata
alla fine degli anni novanta e con cui realizzò tre album, l'ultimo dei quali
uscito postumo. In mezzo tutta una serie di incisioni rare e piuttosto trascurate
sia degli anni ottanta che novanta e inizio duemila, un modo alternativo per
ricapitolare una carriera caotica ma all'insegna dell'onestà artistica, della
curiosità eclettica e della dignità professionale, per un personaggio mai
compromesso col business. Una musica che
intreccia occidente e terzo mondo tra punk, rock, rockabilly, reggae, ballads, rocksteady,
soundtracks, dub, latino e folk, ancora attuale nelle sue diverse espressioni,
divertente nei ritmi e nel suono, caustica per i testi al vetriolo, commovente per quella voce
che dà fiato alle esistenze in perenne precarietà.
p.s l'articolo completo col contributo di Marco Denti sarà pubblicato sul numero del Buscadero di febbraio
L'inizio di 001 è affidato a due
titoli di The 101ers, gruppo che amava il rock n'roll ed il rhythm and blues e
bazzicava il circuito del pub-rock dopo essere stato espulso dalle stazioni
della metropolitana. Nacquero - racconta
Joe Strummer nel bel libro di Chris Salewicz, Redemption Song-La Ballata di J.S (Shake Edizioni), perché non era più possibile suonare per
strada. Cominciavano a piazzare microfoni e altoparlanti nella metropolitana,
quando ti andava bene dovevi scappare dalla polizia ferroviaria. Eravamo un
gruppo di occupanti, pensammo che forse saremmo riusciti a sbarcare il lunario
se potevamo fare qualche concerto in quei pub irlandesi".
Letsagetabitrockin' il cui titolo non nasconde il nervoso tiro rockabilly
compare in entrambi i CD, nella versione di The 101ers e in quella solo di
Strummer, entrambe del 1975. In Keys To
Your Heart, prima canzone scritta dal gruppo, sono già presenti tutti
quegli elementi che saranno sviluppati dai Clash:
la volubilità melodica, il ritmo adrenalinico, quello scoppio di energia che
parte direttamente dal cuore. Quell'energia che non scemerà mai in Strummer,
basta ascoltarsi la dura e sincopata Love
Kills in cui si racconta la storia
tragica degli amanti maledetti Sid Vicious e Nancy Spungen nel film di Alex Cox
del 1986 Sid e Nancy. E' il primo atto di una collaborazione col
cineasta inglese che avrà seguito in altri due film, Walker e Straight
To Hell, quest'ultimo ispirato ad una delle migliori canzoni dei Clash.
Il video di Love Kills fu girato ad
Almeria nella Spagna meridionale dove erano stati prodotti diversi
spaghetti-western e quell'ambiente ispirò appunto Diritti all'Inferno ,
parodia bizzarra di un western con tre sicari (uno dei quali interpretato da
Strummer) costretti alla fuga dopo una rapina in banca. Al film parteciparono
anche Elvis Costello, i Pogues e una giovane Courtney Love. Ma è Walker, film
interpretato da Ed Harris nei panni di un personaggio poco conosciuto negli
Stati Uniti che nel 1855 spedì un esercito in Nicaragua e si proclamò
presidente, anche se fu deposto solo un anno dopo, ad affermare la
dimestichezza di Strummer con le colonne
sonore. Se in Sid e Nancy e Diritti all'Inferno c'erano troppe
band coinvolte (001 riporta Bullets cantata
da Pearl Harbour e Crying On 23rd dei
Soothsayers, entrambi con Strummer affiancato dall'altro Clash Mick Jones) Walker
è una geniale colonna sonora composta completamente da Joe in cui la
musica tradizionale nicaraguense va a braccetto con l'hillbilly americano della
metà dell'ottocento. Fu la colonna sonora di Pat Garrett and Billy The Kid ad
ispirarlo e si sente, Tennessee Rain contenuto
in 001
profuma di country sebbene il cantato di Strummer sia accompagnato da una
pletora di strumenti tra cui marimba, trombe e trombone oltre a viole, violini
e mandolini. La soundtrack di Walker fu un grande successo dal punto di
vista artistico ma un flop a livello commerciale, solo 15 mila copie vendute.
Fu comunque il biglietto da visita per ulteriori lavori nel campo
cinematografico, i quattro brani che Strummer scrisse per Permanent Record (Il Peso del Ricordo) rimarcarono lo
stile Clash, in particolare la coinvolgente Trash
City (uscita come singolo) qui
contenuta a nome Latino Rockabilly War, una formazione che Joe aveva messo insieme
con alcuni Tupelo Chainsex, un gruppo punk-jazz di culto. Proprio le
registrazioni coi Latino Rockabilly War fecero tornare a Strummer la voglia di
essere un cantante di un gruppo rock e così con i LRW partecipò al tour Rock Against The Rich in supporto della
pubblicazione anarchica Class War. Ma fu il cinema a catturarlo di nuovo come
attore in uno degli episodi di Mystery Train dell'amico Jim
Jarmusch. Altra escursione fu una particina nel film Ho Affittato un Killer di
Aki Kaurismaki con Joe che suona una specie di batteria elettronica in un
angolo di un pub. Collaborò anche alla colonna sonora con due canzoni qui
incluse: il singolo Burning Lights, un
numero acustico di sola voce, chitarra e percussioni e Afro-Cuban Be-Bop consono ai nuovi interessi musicali di Strummer e
firmato come The Astro-Phisyicians, che altro non erano che i Pogues senza McGowan. Risalgono al 1990
ed è un periodo creativo per Joe, da una parte viene pubblicato il suo primo
album dai tempi dei Clash, Earthquake Weather, dall'altra parte
sostituisce l'impresentabile Shane McGowan nei Pogues in tour e nella
produzione del loro album Hell's Ditch .
Influenzato
dall'ascolto di Graceland di Paul Simon, Strummer con l'aiuto dei Latino
Rockabilly War cercò in Earthquake Weather di integrare le
sonorità etniche nella struttura rock n'roll ed il risultato è un disco
interessante ed aperto dove non mancano belle canzoni come il rocksteady in
salsa giamaicana Ride Your Donkey presentato
in 001.
Le registrazioni avvennero al Baby O Recorders di Los Angeles e Joe visse in
diretta quattro scosse sismiche prima di scoprire che gli studi erano
esattamente sopra la linea di faglia. Fu quella la ragione del titolo del disco,
commercialmente un flop con sole 7000 copie vendute, meno della metà di Walker.
Fu un duro colpo per Joe Strummer, deluso sciolse il gruppo ma ancora una volta
gli fu d'aiuto il cinema con When Pigs Fly, una storia di
fantasmi irlandesi con Marianne Faithfull diretto da Sara Driver. Infilatosi tra
marzo e aprile del 1993 negli studi gallesi di Rockfield di proprietà di Dave
Edmunds, con il batterista Terry Williams ed il bassista Danny Thompson,
Strummer ritrova energia e ricava alcune buone canzoni: la melodica e jazzata When Pigs Fly e la sperimentale The Cool Impossible entrambe non usate
nel film, l'evocativa ed "irlandese" Pouring Rain e Rose of Erin, frammenti
di Sandinista
rinfrescati da una inconfondibile brezza irlandese. Sono tutti titoli
riportati in 001 compresa la veloce It's
a Rockin' World, uno dei suoi testi più pregnanti al di fuori dei Clash, registrata
per lo show televisivo South Park con Flea, Tom Morello, Benmont
Tench e D.J Bonebrake.
Più
o meno nello stesso periodo Strummer incide un melange di influenze africane e
ispaniche (luogo dove ha soggiornato parecchio, specie in Andalusia) col titolo
di Sandpaper Blues, pubblicato col
nome di Radar, e a Los Angeles con la dicitura Electric Doghouse realizza la splendida
Generations, intreccio di punk,
reminiscenze Clash, percussioni tribali e intersezioni elettroniche concepita
per un " progetto punk per i diritti umani". Ma è con i Mescaleros la vera rinascita. Fondamentale per questa re-immissione
di Joe nella musica di una band fu il mago del computer Richard Norris, per come gli presentò la scena techno e
dance. Il risultato è visibile in Yalla
Yalla e X-Ray Style contenute nel
primo album dei Mescaleros Rock Art and The X-Ray Style dove un
ruolo di rilievo lo riveste il chitarrista Anthony Genn. Il primo titolo
fluttua su un contagioso ritmo dub, il secondo è invece addolcito da un calore
tutto ispanico.
Alla
fine degli anni novanta il vulcanico Strummer non manca di lanciarsi ancora contro
il mondo moderno sebbene l'era Clash sia ormai alle spalle, " stiamo creando un nuovo paese
chiamato Rebel Wessex, vogliamo la secessione di Cornovaglia, Devon e Somerset.
Nel Rebel Wessex beviamo sidro tutta la notte e tramiamo rivoluzioni, abbiamo
persino un sito web ed una bandiera rosso e nera con un teschio che brucia tra
le fiamme del cambiamento". Altra sua mania è quello di costruirsi
all'interno di ogni studio di registrazione in cui lavora una specie di bunker di cartone dove isolarsi
per fumare le canne, sempre abbondanti. Si può comprendere come Strummer dopo
aver sbattuto fuori tempo prima il batterista Topper Headon dai Clash perché
eroinomane, adesso faccia comunella con il chitarrista e tastierista Anthony
Gem, un misto di talento, carisma ed energia che ogni giorno si faceva due grammi
di eroina, quattordici pinte di sidro ed un grammo di coca. Il sodalizio con
Ant, come veniva chiamato Gem, portò, dieci anni dopo Earthquake Weather, ad un
nuovo album di Strummer, Rock Art and The X-Ray Style, prima
che Ant per evidenti ragioni tossicologiche venisse allontanato dai Mescaleros.
Il titolo del disco prende spunto da un capitolo di un libro degli anni trenta scoperto
da Joe, lo stile a raggi X sarebbe
tipico di un genere di pitture rupestri nel quale gli animali erano effigiati
in modo che si vedessero le ossa e lo scheletro, e così la copertina del disco
riporta schizzi di animali e umani
ricavati fotograficamente dalle pitture paleolitiche. Rock Art and The X-Ray Style vendette
150 mila copie e fu la ragione di un lungo tour in Inghilterra, Europa e Stati
Uniti. A questo album seguì un altro album dei Mescaleros, ridefiniti con
Martin Slattery, Scott Shields, Pablo Cook, Richard Flack ed il vecchio amico
Tymon Dogg, il quale in Global a Go-Go suona violino,
chitarra acustica ed elettrica e mandolino. Il disco pubblicato nel 2001 è il
lavoro di Strummer che più si avvicina a Sandinista e vede coinvolto Roger
Daltrey che si era reso disponibile durante un tour trionfale in cui i
Mescaleros fecero da supporto agli Who. Ispirato da Michael Horovitz e Nina
Simone e dedicato a Joey Ramone, morto in quei giorni, l'album si apre con Johnny Appleseed, un brano composto
durante le session di Earthquake Weather che è un vero grido dal cuore per ottenere un qualche
genere di verità nelle nostre vite, come presentò lo stesso Strummer.
L'album scaturisce dallo stesso spirito che spinse le proteste contro la
globalizzazione, esprime le idee anarchiche di Joe e il suo desiderio di
giustizia verso i meno fortunati, oltre a tradurre le influenze musicali che
venivano da Willesden High Road, la strada più multiculturale di Londra dove
c'era lo studio in cui avevano registrato il disco. Si chiude con una versione di diciassette minuti
dell'istrionico Minstrel Boy, un traditional
arrangiato da Tymon Dogg. In 001 sono stati inseriti sia Johnny Appleseed che Minstrel Boy ma questo nella versione
accorciata usata da Ridley Scott per il suo film Black Hawk Down. La
spinta derivante dall'aver registrato
quella versione per il cinema portò Joe, Martin e Scott a decidere di
registrare un nuovo album prima possibile e nel febbraio del 2002 iniziarono a
buttar giù del materiale fresco in un piccolo studio di registrazione preso in
affitto in Scrubs Lane, West London. L'album si sarebbe intitolato Streetcore
e sarebbe uscito dopo la morte
di Strummer, avvenuta improvvisamente il 22 dicembre dello stesso anno per
arresto cardiocircolatorio dovuto non ad un infarto ma ad un difetto congenito
al cuore. Strummer si stava godendo uno dei periodi più fruttuosi della sua
carriera: era finalmente riuscito a registrare la commovente Redemption Song di Bob Marley con Johnny Cash e Over The Border con Jimmy
Cliff (entrambi brani sono qui riportati), aveva messo in piedi il tour
Bringing It All Back Home dove a Londra nell'ultimo concerto era stato
raggiunto sul palco da Mick Jones (non succedeva da diciannove anni), aveva
organizzato un concerto in favore dei pompieri di Harlesden e Willesden, aveva
coronato il sogno di condurre un programma radiofonico su un canale musicale
newyorchese ed erano ormai pronti dieci brani del futuro album. Ce ne è traccia
in 001
con Coma Girl, fucilata rock
in puro stile Clash dedicata alla figlia Lola e Silver and Gold una cover di Bobby Charles del 1952 che aveva il
titolo di Before I Grow Too Old. Fanno
parte delle 32 tracce di questa antologia "diversa" che racconta cosa
è stato Joe Strummer al di fuori dei Clash. Non citate sopra ci sono chicche come
5th Brigade ispirata alla guerra
civile spagnola, la solitaria Blues On
The River del 1984, due lasciti del periodo transitorio dei Clash firmati
come Strummer/Simonon & Howard (Czechoslovak/Where
Is England e Pouring Rain) e i
dieci minuti ipnotici di U.S.North un
pezzo inedito inciso con Mick Jones al tempo dei Big Audio Dynamite.
Coerentemente col personaggio in questione, 001 è la fotografia in
bianco e nero di un musicista che ha dimostrato come si può avere risonanza
mondiale ed essere amato se si rimane aggrappati ad una grande verità, per
quanto in apparenza difficile, ovvero che l'uomo possa vivere con gli altri
uomini.
MAURO ZAMBELLINI
2 commenti:
Bellissimo articolo.A proposito delle sue partecipazioni nei film da te citati.ricordo sempre quello con Jarmush.Gli altri mi mancano come sicuramente al giorno d'oggi manca a noi tutti la sua figura.A parte i Clash,del suo lavoro come solista non è che mi piacesse proprio tutto, ma Strummer mi faceva grande simpatia e soprattutto non ha mai smesso per un attimo di abbassare il livello di stima,che ha nutrito sempre nei miei confronti di appassionato.Grande....
Armando
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