Uno strepitoso box formato libro con quattro cd racconta la storia delle registrazioni per la BBC di Paul Weller. Come nella migliore tradizione dei grandi artisti inglesi anche per Paul Weller è arrivato il momento degli archivi della BBC e mai come questa volta l’operazione appare superba, ricca, magnifica, varia: quattro CD con tanto di booklet e splendide fotografie raccontano la storia delle registrazioni di Paul Weller per la famosa emittente inglese dal 1990 al 2008 attraverso 74 tracce, alcune acustiche in solitario con la chitarra e col piano, qualcuna unplugged con la band generalmente effettuata live in studio , tante in elettrico con la band al completo ricavate da concerti registrati dalla BBC al Town and Country Club, a Finsbury Park, alla Royal Albert Hall e al Phoenix Festival. C’è tutto Weller in questi quattro CD, brani che ricordano il duro e tagliente punk-mod act dei Jam e brani risalenti al Cappuccino Kid degli Style Council, ballate pastorali ispirate dai Traffic come Wild Wood ed il brillante brit-pop-rock del vendutissimo Stanley Road, autentiche frecce spezzacuori come Broken Stones e gemme di soul puro risalenti all’album Studio 150 , un crudo rock chitarristico da club londinese ed il trasognato e contorto crossover di funky, jazz e avanguardia esplorato nel recentissimo 22 Dreams. L’artista Paul Weller è sezionato in tutti i suoi aspetti con registrazioni che mantengono la spontaneità e l’immediatezza delle sessions e delle prove uniche, atti non ripetibili proprio perché la seduta radiofonica non concede ripetizioni anche se regala la possibilità di fare qualcosa che non apparirà mai in un disco o nella programmazione di un tour. Ecco quindi rarità come la cover di The Poacher di Ronnie Lane, la versione acustica di Clues (era sul suo omonimo primo disco solista del 1992) e la rilettura di un minor hit dei sixties quale Pretty Flamingo dei Manfred Mann.
Paul Weller si conferma artista flessibile, poliedrico, ricco di sfaccettature, bravo come autore, cantante e musicista, capace di tenere la prova acustica con sola voce e chitarra, spesso una trappola per artisti non troppo dotati e nello stesso tempo sfoderare una carica elettrica da vero rocker quando con la band infila una serie di pezzi che dalle terre inglesi battute dai Kinks, Who e Beatles arrivano ai lidi americani del soul, di Curtis Mayfield, di Dylan, di Dr.John di cui viene ripresa in strepitosa chiave psichedelica di Walk On Gilded Splinters.
Live At BBC appare come la migliore retrospettiva in presa diretta di Weller ed uno dei box rivelazione dell’anno, con belle versioni acustiche di Fly On The Wall, Pink On White Halls , Among Butterflies, una Wild Wood semplicemente strepitosa e spigolose versioni di Whirlpool’s End, Out Of The Sinking, Broken Stones, The Changimen, Mermaids dove affiora l’inossidabile urgenza mod del personaggio. Molte anche le ballate tra cui una Time Passes da lacrime agli occhi con quel giro di chitarre che è una poesia.
Contemporaneamente all’uscita del cofanetto quadruplo viene pubblicato anche il DVD con lo stesso titolo Live At BBC che comprende le esibizioni di Paul Weller tratte dalle trasmissioni televisive Later With Jools Holland, BBC In Concert e Top Of The Pops più vari video clip promozionali.
Chi non avesse paura del british rock qui può trovare pane per i suoi denti.
MAURO ZAMBELLINI
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