La storia
del rock ha insegnato che ci sono artisti che hanno raggiunto la fama ed il
successo solo dopo che se ne erano andati dal mondo reale, la storia di Sixto
Rodriguez è per certi versi ancora più strana e sorprendente e solo oggi dopo
che Searching for Sugar Man, presentato
per la prima volta nel 2012 al Sundance Festival, ha vinto un Oscar come
miglior documentario degli Academy Awards e la colonna sonora del film ha
venduto negli Stati Uniti più di 250 mila copie, la sua vicenda è venuta a
galla procurandogli un giusto quanto tardivo riconoscimento. Il merito va
principalmente al regista svedese Malik Bendjelloul che ha costruito una
pellicola in cui si racconta lo strano caso di Sixto Rodriguez, montandola come
fosse una detective story e usando le testimonianze di coloro che nel corso
degli anni sono entrati in contatto con il
personaggio : il produttore del suo disco d'esordio Cold Fact, Dennis Coffey,
il co-produttore Mike Theodor, l'altro produttore Steve Rowland, il conduttore radiofonico di
Belfast David Holmes la cui compilation del 2002 Come Get It/I Got It ha
introdotto Rodriguez ad una nuova audience, il proprietario del negozio di
dischi Mabu Vinyl di Cape Town in Sud
Africa dove l'artista divenne a sua insaputa una star, le figlie di Rodriguez,
vari musicisti e semplici addetti ai lavori. Una storia intrigante ed un
documentario avvincente che si avvale della splendida fotografia di Camilla Skangestrom,
con immagini suggestive di una Detroit periferica, cupa e nevosa in
contrapposizione a una solare Cape Town e a magnifici scorci della costa
oceanica sudafricana. Ci sono immagini di repertorio delle manifestazioni
anti-apartheid dell'epoca, movimenti che adottarono le canzoni di Rodriguez
come propria colonna sonora, si dice che lo stesso Biko fosse un suo fan,
immagini del declino industriale di Detroit e dei moti di rivolta del 1967,
delle marce per i Diritti Civili, oltre ad estratti dei tour effettuati
dall'artista in Sud Africa dopo che il suo successo divenne di dominio pubblico
e lo stesso Rodriguez venne a conoscenza della popolarità guadagnata in quel
paese. Ci sono i reperti di quando nel
1989 Rodriguez, sempre attento alle
difficoltà degli ultimi e delle classi subalterne, si candidò alla corsa per
diventare sindaco di Detroit, città in cui ha sempre abitato lavorando, dopo la
breve parentesi musicale degli esordi, come operaio, demolitore, insegnante,
muratore. Searching For Sugar Man racconta
la storia di un working class hero arrivato al successo tardivamente e
inaspettatamente, molto tempo dopo che i suoi due dischi di debutto nel mondo
del rock, ovvero Cold Fact del1970 e Coming From Reality del 1971 erano
finiti nel dimenticatoio.
Sixto Rodriguez
conosciuto anche come Rodriguez o Jesus Rodriguez nasce nel 1942 a Detroit nel
Michigan, sesto (questa la ragione del nome Sixto) figlio di una famiglia di
origine messicana (il padre) e nativo americana (la madre). Nel 1967 sotto il
nome di Rod Riguez pubblica il singolo I'll
Slip Away per la piccola etichetta Impact e poi tre anni dopo ottiene un contratto con la
Sussex Records, una sottomarca della Buddah. Cambiato il nome in Rodriguez fa
uscire tra il 1970 e il 1971 due album, Cold Fact e Coming from Reality,
splendidi esempi di un songwriter a metà strada tra pop e folk-rock dove convergono
elementi propri del primo Dylan
elettrico, del Lou Reed alla Transfomer, del Cat Stevens più
ispirato e del Garland Jeffreys dei meticci sobborghi newyorchesi.
Canzoni fresche, ariose, portatrici di un messaggio di speranza anche se nate
in una realtà sociale affatto facile, specchio di una dura realtà urbana fatta
di povertà, alienazione ed emarginazione, la stessa che affligge il
proletariato messicano e bianco della cintura industriale di Detroit. Rodriguez
viene da quei quartieri, dal sobborgo di Woodbridge dove ha vissuto per oltre
40 anni senza mai lasciare la stessa casa, rifiutando la tecnologia, senza
telefono, lottando contro il degrado della città reso esplicito oggi dalla
bancarotta, la brutalità della polizia e la repressione governativa e per il
ripopolamento della città. Oggi
Rodriguez ha il glaucoma ed è praticamente cieco ma per anni è stato un vero
libertario, facendo i lavori più umili e pesanti, mai voltando le spalle
all'ambiente in cui è cresciuto, anche quando il successo gli ha arriso.
Il mancato successo in patria dei due
album originali e l'annullamento del contratto con la Sussex portano Rodriguez
ad abbandonare il mondo artistico musicale, sebbene non smetta di scrivere
canzoni, argomento di un terzo album non
ancora messo in opera. Scompare, fa i mestieri più disparati, duri e manuali ma
anche l'insegnante, di lui non si sente più parlare tanto che si vocifera che si sia suicidato. Ma a metà degli anni
settanta i suoi dischi beneficiano di passaggi radiofonici in Sud Africa,
Australia, Nuova Zelanda e Rhodesia. In Australia la Blue Goose compra i
diritti dei suoi dischi e li pubblica ex novo, nel 1979, dopo anni di silenzio,
Rodriguez gira l'Australia con il supporto della Mark Gillespie Band e due show vengono
pubblicati in Alive, disco australiano il cui titolo fa riferimento alle voci
di una sua morte avvenuta l'anno prima. Ma il riconoscimento maggiore glielo
tributa il Sud Africa dove nel 1981 At
His Best,sintesi dei suoi due album, diventa disco di platino e le sue
canzoni vengono usate dai movimenti anti-apartheid per i loro contenuti contro l'oppressione, il pregiudizio e la
corruzione, così che i suoi dischi e la sua musica arrivano ad influenzare i
gruppi musicali antigovernativi, gli alternative
afrikaners. In Sud Africa è una specie di star ma Rodriguez ne è ignaro.
Anche al pubblico sudafricano i dettagli della sua esistenza rimangono avvolti
nel mistero, molti credono che l'artista sia stato ucciso in un concerto negli
anni settanta e solo grazie ad un sito creato nel web dalla figlia maggiore
viene alla fine fatta un po' di chiarezza sulla vita e la musica di Sixto Rodriguez, il quale finalmente
nel 1996 si accorge di essere così popolare in Sud Africa. Naturale che
l'artista, tornato così alla musica dopo anni di anonimato nella sua Detroit,
intraprenda un tour da quelle parti, da cui il documentario Dead Men Don't Tour: Rodriguez in South
Africa 1998, paese che visita quattro volte con più di trenta concerti.
Torna tra il 2007 e il 2010 anche in Australia e la sua canzone Sugar Man finisce nella colonna sonora
del film Candy con l'attore Heath
Ledger.
Le cose per Rodriguez cambiano radicalmente nel 2008 quando
l'etichetta americana Light In The Attic
ripubblica Cold Fact e Coming From Reality così da reintrodurre
il suo nome nel mondo musicale internazionale, e soprattutto con con l'uscita
del documentario di Malik Bandjellou Searching
For Sugar Man, circolato nei principali festival cinematografici americani
ed europei, la cui versione in DVD
ha venduto 24 mila copie solo in Inghilterra. Una sua canzone, I Wonder, è stata interpretata da
Britanny Howard, cantante degli Alabama Shakes in un singolo pubblicato dalla
Third Man Records, l'etichetta di Jack White, anche lui di Detroit. Nel maggio del 2013 Rodriguez ha ricevuto un
dottorato onorario in Lettere Umane dalla Wayne State University di Detroit e
negli ultimi due anni è ritornato on the road suonando al Beacon Theatre di New
York, al Coachella Valley Music, a Glastonbury e all'Hammersmith Apollo di
Londra. A ottobre è previsto un suo show al Barclay Center di New York nello
stesso posto scelto dai Rolling Stones per celebrare lo scorso anno il 50esimo anniversario della loro attività.
Come dire che anche il business, qualche volta, ha un cuore.
1 commento:
a quando un documentario su David Wiffen?
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