Nel 2012 ho scritto Love and Emotion-Una storia di Willy
DeVille, il primo libro al mondo riguardante l'avventura artistica di uno
dei più grandi rocker e soulman degli ultimi cinquanta anni, ignorato da vivo e
dimenticato da morto da un sistema musicale che ancora oggi non ammette
anticonformismo, indipendenza culturale, libertà espressiva, autonomia nei
comportamenti, a meno di non essere una pedina la cui trasgressione è accettata
dal circo mediatico. E' stato per me un piacere ed un onore scrivere un libro
su Willy DeVille, una sorta di biografia romanzata sulla sua musica, la sua
vita, le sue donne, le sue stranezze, le sue peripezie esistenziali, i suoi
cambiamenti, i suoi concerti, i suoi dischi, il primo testo al mondo su un
personaggio che meriterebbe un film, magari dei fratelli Coen. E' prevista una versione tradotta in inglese
del libro, la richiesta c'è, specie in quei paesi, Francia, Germania, Olanda e
Spagna, che ancora amano il gitano. Che la fortuna sia dalla mia parte, sarebbe
un valore aggiunto ad un'opera che in Italia ha ottenuto un confortevole
successo di vendite (stiamo parlando del sottobosco delle nicchie) nonostante i
media che contano, quotidiani in primis, non abbiano speso una parola al
riguardo. Willy non è né Jovanotti, né Ligabue, né tantomeno Springsteen o i Pearl
Jam. Ero preparato al riguardo, in Italia se sei uno fuori dal coro non ti caga
nessuno, figuratevi Willy che non ha mai fatto sconti a discografici,
pubblicitari, giornalisti. E' la solita vecchia storia, il talento non conta,
conta il chiasso, l'esposizione e l'ammiccamento mediatico, mica i sentimenti e
la passione, roba da romantici che frequentano la parte scura della strada, ed è per questo che ho scritto un libro su Willy DeVille e non su Sting
o i Red Hot Chili Peppers, dare visibilità e rendere giustizia ad un artista
ignorato e trascurato. Il fuorilegge mi è sempre piaciuto più
dello sceriffo e quindi ero preparato ai silenzi, all'ipocrisia e
all'ignoranza. La risposta del pubblico c'è stata, ed è quello che conta, il tour delle
presentazioni sul campo è stato un trionfo di simpatia, calore, amicizie,
testimonianze, divertimento, musica parlata e musica suonata, brindisi, in tanti hanno
acquistato il libro direttamente in loco, ho respirato e toccato con mano la
grande stima e l'affetto che in Italia si nutre per
Willy DeVille e per la sua musica, per il personaggio e l'uomo. Ho ricevuto dimostrazioni
di affetto e riconoscimento che non pensavo, direttamente negli showcase ma
anche in facebook, sul blog zambo's place, nelle e-mail. Un grazie particolare
va agli amici e ai musicisti che mi hanno dato la possibilità di allestire
questi semi improvvisati showcases. Se il 2012 è stato l'anno della scrittura,
il 2013 è stato l'anno del tour di LOVE AND EMOTION,
anche se è programmata una coda nel 2014, sperando di arrivare down in the south, finora castigato per
questioni di budget e di spostamenti. Fino ad oggi sono state una trentina le
tappe del Love and Emotion Tour, viaggio che mi ha coinvolto emotivamente e fisicamente, "esibizioni"
soliste solo con lo sgabello e gli appunti oppure veri reading con musicisti che gratuitamente hanno prestato la loro collaborazione e i loro strumenti,
dimostrando il potere del rock in quanto a passione,
divertimento e cultura, specie se si è in missione per conto
di Willy, uno che non ha mai seguito le regole del business ma solo il cuore. Mi sono
"esibito" (prendete questo termine con ironia) in pub, librerie, fiere
del disco, club, negozi di dischi, radio, festival blues, pasticcerie, bar,
rifugi di montagna, biblioteche, centri culturali, osterie di collina, casolari
di campagna, vivai di fiori, in ogni luogo ci fosse la possibilità di portare
la mia testimonianza ed il mio contributo nei riguardi di un artista che il circo ufficiale del rock
ha ignobilmente messo da parte. Come una rock band alternativa, mi
sono mosso sul campo, andando personalmente nei vari luoghi, guidando nella
notte, bevendo oltre i limiti del consentito automobilistico, parlando, affabulando,
spiegando, illustrando, coinvolgendo, creando interesse attorno ad un
personaggio che è un piccolo pezzo di storia del rock. Il pubblico è stato parte fondamentale dello
spettacolo, sempre attento e coinvolto, partecipe e a volte perfino commosso,
nei confronti di Willy c'è un affetto diffuso e sentito, un amore inversamente
proporzionale alla sua notorietà, non
tanto da parte degli addetti ai lavori, quasi del tutto assenti ed ignari, ma
degli ascoltatori comuni, semplici fans, appassionati di rock e di musica,
audiofili come si usa dire oggi, persone che lo avevano visto magari una volta in
concerto e non l'avevano più dimenticato, persone che mi hanno confidato di essere tornati a sentire i suoi dischi dopo la lettura del libro, anche tanti neofiti, curiosi che non
conoscevano il personaggio ma si sono fatti sedurre dal mio racconto, comprando
il libro, facendolo autografare e assicurandomi di fare altrettanto coi dischi,
reperibili, di Mink DeVille e Willy DeVille. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto
portare DeVille a Napoli, a Roma, in Sicilia, nelle Marche, in Toscana ma per
questioni varie non è stato possibile, per il futuro chissà, magari ci saranno
i tempi supplementari per questa sympathy
for the deville. Come già scritto sopra gli special thanks vanno ai tanti musicisti e
amici che spontaneamente ed in modo del tutto disinteressato hanno prestato la loro voce, le loro chitarre,
i loro strumenti, la loro intraprendenza ed organizzazione perché le
performance fossero possibili. Mi piace ricordarli questi compagni di ventura,
in ordine di apparizione: Marco Denti, Evasio Muraro e Fabio Cerbone altrimenti
conosciuti come The FaNs, Miky Martina, Fabio Drusin e gli W.I.N.D., The
Pachuco Band, Michele Anelli, Gianfranco Scala, Max Prandi, Gigi Cifarelli, Andy J.Forest,
Nandha Blues, Arianna Antinori & Turtle Blues, John Strada, Banzai, Matteo Zuppiroli,
Antonio Torello, Jimmy Ragazzon e i Mandolin' Brothers. Un grazie particolare a
Chiara Monti per la
compagnia nelle buie sere di pioggia e di chilometri, nelle trasferte faticose bagnate dall'alcol e poi, per la sua abilità e velocità con cui tramite fbook e la grafica
internet, ha permesso ciò per cui io non sono nato ovvero la promozione degli eventi e le foto in rete. Mi piace ricordare anche coloro
che hanno contribuito a materializzare questi incontri con l'autore e l'artista nella giusta atmosfera , sempre informale ma con la serietà di
trattare un argomento nobile come Willy DeVille. Quindi un riconoscimento a
Elena Manni, Gianfermo Cadei, Alberto,
Guido Giazzi, Elena Barusco, Elena e Leo dello Zig Zag, Valter Fiorin e i
ragazzi del Sacco&Vanzetti Cafè, Anna e Paolo Carù, Giusy Cicero, Bobby
Right, Marco Greco, Claudia, Pieranna e Angela Margaroli, Nino, Angelo e
Gabriele, Eleonora Bagarotti, Blue Bottazzi, Seba Pezzani, Michele, Roberto
Caielli, Carlo dell'Una e 35 circa, Roberto Neri, Gianalberto Colimbo, Mauro
Gervasini, Alessandro Zoccarato, Gianni Beraldo, Giovanni Zuretti, Mauro
Bianchini, Cristina Moregola, Roberto Ceresini, Gianni Melis, Paolo Sodde, Max
Arrigo, Ivana Cretier, Caterina De Santi, l'oste Carletto, Arianna Antinori,
Maurizio Boldrin, Daniele Morgan, Antonio Matera, Renzo degli Antichi Parrocchiani, Bruno Palatini,
Corrado Ori Tanzi, Daniela Bonanni e William Novati.
IL TOUR
13 aprile LIBRERIA MONDADORI Somma Lombardo (Va) guest The FaNs20 aprile LIBRERIA ZIG ZAG San Donato Milanese (Mi) guest The FaNs
21 aprile FIERA DEL DISCO Brescia
26 aprile SACCO&VANZETTI RIVER CAFE' Concordia Sagittaria (Ve) guest The FaNs+Micky Martina+Fabio Drusin
10 maggio SPAZIO CARU' Gallarate ( Va) guest The Pachuco Band
11 maggio VINILMANIA Novegro (Mi) guest The FaNs
17 maggio RADIO CICCIO RICCIO RADIAZIONI CULT Brindisi
31 maggio LUZI CAFE' Gallarate (Va) guest The Pachuco Band
6 giugno LIBRERIA MARGAROLI Verbania guest Michele Anelli+Gianfranco Scala
11 giugno BIBLIOBOOK Busto Arsizio (Va)
16 giugno MALGA VALLI Trambileno (Rovereto) guest Evasio Muraro Band
27 giugno DAL MISSISSIPPI AL PO Piacenza guest Max Prandi
28 giugno AMENO BLUES Ameno (No)
4 luglio LIBRERIA EUFEMIA Sesto Calende (Va)
10 luglio BLACK AND BLUE FESTIVAL TWIGGY Varese guest Andy J.Forest
18 luglio LIBRERIA FELTRINELLI Parma
22/23 agosto NARCAO BLUES (Iglesias/Carbonia)
20 settembre RADIO RAI TRE Aosta
21 settembre TG3 REGIONALE Aosta
21 settembre CENTRO CULTURALE LA PLACE Aosta guest Nandha Blues
25 settembre OSTERIA AL CENTRO Fimon (Vicenza) guest Arianna Antinori & Davide Repele
26 settembre IL VENTITRE RECORD STORE Padova guest Arianna Antinori & Turtle Blues
27 settembre OSTERIA VECCHI PARROCCHIANI Udine guest W.I.N.D.
28 settembre BEJAFLOR VIVAI Portogruaro (Ve)
12 ottobre ALL'UNA E TRENTACINQUE Cantù guest Hayward Williams
30 ottobre LA BAIA Finale Emilia (Modena) guest John Strada & The Wild Innocents
15 dicembre le SCIMMIE Milano guest The Pachuco Band
18 gennaio OKradio.it Legnano guest Angelo "Leadbelly" Rossi
25 gennaio SPAZIO MUSICA Pavia guest Mandolin' Brothers
11 luglio AMENO BLUES Ameno (No)
8 agosto A GUA SECCA Cicagna (Ge) guest Francesco Più/Pablo Leoni
17 dicembre MUSIC CLUB RAI UNO RADIO w.John Vignola Saxa Rubra Roma
18 dicembre KEY SISTEMS Via Margutta 99 Roma
5 commenti:
Aveva preso a piovere e, in men che non si dica, mi sono ritrovato con la testa inzuppata. Ho udito una musica da qualche parte, era come un mozzicone di preghiera. “Heaven Stood Still” me la sentivo ancora che mi scorreva sulla pelle, come un brivido infinito, in quello che resta.Grazie Zambo
Gran bella serata quella del 26 aprile al sacco & vanzetti.
Conserverò gelosamente la copia del libro con la tua dedica.
Per noi Willy non morirà mai.
...io ero allo Zig Zag e mi sono divertito ed emozionato molto!
...difficilmente compro un libro e lo divoro subito con Willy è andata così. Pochi giorni ed era sciolto dentro la mia mente, perso tra i miei sensi...Grazie Zambo!
Non c'ero e non potevo esserci vista l'enorme distanza,ma leggendo queste righe idealmente mi sono unito a tutti voi.Forse l'età che avanza mi concede anche un po' di piacevole malinconia e nostalgia per i tempi in cui si leggevano le pagine del Mucchio ed artisti come il buon De Ville erano scoperte illuminanti tra un "Damn the Torpedoes" e i Bootleg dell'Hallenstation di Zurigo nell'81,ascoltavamo con il cuore aperto ad un mondo ancora tutto da scoprire.Purtroppo la scomparsa del buon Willy è stata una perdita enorme e rimane ancora un mistero del perché quasi tutti lo abbiano ignorato(mi piacerebbe capirne meglio il perché).Le ultime tappe del suo tour sembravano riportare il gitano ai giorni di Cabretta e Le Chat Bleu,senza dimenticare i "bagni" nelle acque fangose del Padre dei fiumi.Quella volta era venuto anche al sud e per me fu ed è ancora un ricordo che custodisco tra quelli"speciali" riservati al buon Rock'n'Roll e non solo.Armando Chiechi(Ba)
La fiera del disco a Brescia è domenica 13.
Verrà a presentare il libro?
Roberto
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