lunedì 2 gennaio 2023

MY PLAYLIST 2022

 PURE ROCK FOR NOW PEOPLE










USATO SICURO





BLUES & SOUL




16 commenti:

corrado ha detto...

Di questi tempi tocca fare affidamento davvero sull'usato sicuro! 😁😁😁

Unknown2 ha detto...

Livio. Scelte indiscutibili, se no non staremmo qui, noi habituè, no?
E in effetti avevo dimenticato gli Hanging Stars, aria fresca in Byrds-style.
Glielmo l'ho conosciuto quando ancora suonava x Treves: gentile, cordiale, affatto montato. E grande bluesman, soprattutto.

Ma lasciatemi proseguire ad inneggiare ai Teskey Brothers. Da tanti anni non restavo fulminato in tal modo da un gruppo nuovo. Segnalo in particolare il live at Hamer Hall, uscito 1anno fa, con la Victoria Orchestra.
Sì, un famigerato album con la grande orchestra classica, su cui sono inciampati nomi anche grandissimi dell'olimpo rock. Ebbene, stuoli di violini e fiati sinfonici si adattano benissimo al soul\r,n,b\blues dei TB, rendendo il loro sound morbido e potente ancora + penetrante, profondo, vellutato. Tanto che Josh T. il vocalist, messa da parte la potenza stile R.Stewart\C.Robinson, può cimentarsi egregiamente con vocalizzi allblack che rammentano tanto Otis e Sam Cooke. Nella setlist anche un paio di pezzi natalizi: perfetto x qs gg di festa

Paul ha detto...

Lista comunque succulenta per un anno tutto sommato avaro di grandi lavori.
Io aggiungo solo i sempre affidabili whisky myers, il geniale fantastic negrito, il talentuoso marcus king (anche se mi aspettavo di più) e sopratutto Paolo Nutini, che non conoscevo minimamente ma che per me ha fatto il disco dell'anno.
Oso di più, e qui mi aspetto una sassaiola ma rischio....i Delines sia in disco che dal vivo mi hanno lasciato completamente indifferente, al limite dello sbadiglio. Sono l'unico stronzo del blog a pensarla così?

Luigi ha detto...

Siamo in due

Unknown2 ha detto...

Livio. Se sono ancora qua, è proprio xchè, non fa male ripeterlo, a Zambo's Place vige il pensiero libero, sempre supportato dal rispetto x le opinioni altrui e x la verità oggettiva. Tante volte anche io ho espresso opinioni divergenti dal ns boss, ma nessuno mi ha mai dato dello str....
Considero Zambellini superiore a me x esperienza e cultura musicale, e gli riconosco lo status di 'critico', mentre io sono felice di ritenermi un semplice appassionato. Però se un disco o un artista non mi piacciono, beh: non mi piacciono, e non c'è esperto al mondo che mi farà cambiare idea. Ammetto che a volte (vedi bop e free jazz) magari sono io a non avwere gli strumenti x apprezzare, ma ormai così è.
X la cronaca a me i Delines sono piaciuti, ma io conto solo x me stesso.
Contento di colloquiare con chi non li sopporta, e orgoglioso che chi ci ospita non abbia da eccepire.

Armando Chiechi ha detto...

Bella lista ed originale scelta quella di Mauro nel postarne le copertine e non parlarne. Lo ringrazio ancora una volta per avermi fatto scoprire il meraviglioso lavoro dei The Delines, dal quale faccio fatica a staccarmene ( con le dovute differenze il loro album ha lo stesso effetto che ha per me "Chet" del 1958...una malinconica e dolceamara dipendenza che trasuda spleen da tutti i solchi...)così come le segnalazioni e l'invito ad ascoltare i Meltdown e gli Hanging Stars che come dice giustamente Livio,hanno un che della California della Golden Age.Ancora ringrazio Livio per i Teskey Brothers sui quali è doveroso farci un pensierino. Inoltre condivido le idee di Livio e leggo con attenzione tutto quello che viene scritto da ognuno in quest'angolo, siano le cronache live dei nostri die to hard Bob , Zambo così come le riflessioni di Corrado,Paul e Luigi. Personalmente e dal punto di vista musicale,mi pare sia stato un anno di magra ma non tutto quello che è uscito è stato da buttare. A proposito di questo ad esempio ...non capisco come il lavoro dei Drive By Truckers che per me non sbagliano un colpo,non sia stato apprezzato su Rootshighway ma i gusti son gusti e a volte succedono cose strane (!?) Ad ogni modo che dire...speriamo in un nuovo anno e un caro abbraccio a tutti.

Armando

Paul ha detto...

Grazie Luigi, mi sento meno solo.
Scherzi a parte, sapendo di essere in una piazza laica e sensibilmente intelligente e consapevole che stare in minoranza non mi ha mai dato imbarazzi, era solo una ricerca di condivisione visto che nel merito non avevo minimamente pregiudizi.
Tutt'altro, ho apprezzato il Vlautin dei Richmond Fontanine e dopo i tiepidi ascolti di Sea Drift mi sono messo di buzzo buono anche per la loro resa live questa estate.
Niente da fare, non mi sono arrivati. Credo per quel sound vellutato ma che trovo monocorde (una lunga unica canzone) e senza dinamiche strumentali (a parte i rari interventi del tastierista con la tromba), senza graffi (magari chitarristici) e con questo tappeto sonoro alla lunga soporifero. In aggiunta soffro terribilmente la timbrica lirica della vocalist.
Niente di male, meglio per tutti, e sono tanti, quelli che hanno colto evidentemente ciò che le mie frequenze non sono riuscite a recepire

Armando Chiechi ha detto...

Una considerazione ancora..riguardo liste di fine anno e in merito a quanto scritto precedentemente dal nostro Bob a proposito del lavoro " ingombrante" della Tedeschi Trucks Band. Certamente una goduria sentirli suonare ma che peccato non essere riusciti a raggruppare il tutto in un doppio o triplo album e magari perché... non concepire qualche traccia diversamente da ciò che poi hanno pubblicato ? Tra l' altro anche per un discorso legato al marketing e ad una maggiore e più facile fruizione, credo sarebbe stato più indovinato farlo in un' unica soluzione. Di mio ho acquistato il secondo episodio e gli altri li ho ascoltati in rete, in attesa che i restanti magari possa ritrovarli anche anche ad un prezzo più abbordabile !? Ad ogni modo comunque ritengo,che a parte questo, con tutti i pregi e qualche difetto nel suo contenuto...rimanga tra i lavori più interessanti di questo fine anno, appena passato.

Armando

Zambo ha detto...

Friends

qui vale la libertà assoluta, di razza, di genere, di sesso, di religione e di gusto. Per cui se a qualcuno non piacciono i Delines va bene lo stesso, perché capisco l'effetto soporifero e monocorde, come a me succede con taluni venerati dalle classifiche più alternative come Big Time della Olsen (addormentato dopo 3 pezzi) ma per chi scrive i Delines infondono una caldo e malinconico paesaggio sonoro che traduce certe visioni indotte dalla loro letteratura e da film come Galveston. Traducono la desolazione di certa america periferica ed il loro sound possiede la suggestione dei paesaggi che loro cantano, a cominciare dalla scelta delle copertine. Soddisfano il mio lato narcolettico e visionario pur non essendo psichedelici. Poi ognuno ci vede ciò che vuole. A proposito i Teskey Bros sono grandissimi ma quest'anno non ho sentito nulla di loro.

Paul ha detto...

Grazie zambo, messaggio ricevuto.
Farò questo altro tentativo allora. Mi leggo qualche cosa di Vlautin (era cmq in programma) e poi ci riprovo coi Delines.
Dammi/datemi please un paio di titoli prescindibili.

Unknown2 ha detto...

Livio. Nono, Teskey li ho scoperti io solo ora xchè opener a Monza. Nel 22 non è uscito nulla. Al contrario Tash Sultana... beh, proprio non è roba x me.
Visto iersera un altro ottimo film che ben si adatta alle atmosfere Delines: 'L'eredità della vipera'('Inherit the Viper') del deb A. Jerjen. Disillusione, disincanto, disperazione nello sfascio della provincia americana. E un Josh Hartnett ottimo cantautore sui titoli di coda!
Ieri 50anni esatti dal debutto discografico di Springsteen. Time is nothing, dicevano gli immensi Green on Red, when you're young in heart... magari fosse vero!!!

Unknown2 ha detto...

Livio. "Time ain't nothing". x la precisione

Zambo ha detto...

Livio dove lo trovo L'eredità della vipera?

Unknown2 ha detto...

Livio. SU sky cinema, anche on demand mysky

Unknown2 ha detto...

Livio. Accendo radiorai e sento 'Shapes of Things', Yardbirds. Incredibile: ahia, è successo qualcosa... Ciao Jeff, grazie x tutta la tua musica. Sarai una Prima Chitarra nel Supergruppo, là tra le nuvole

corrado ha detto...

Ormai certa musica la senti solo quando muore il suo autore. Temo ogni giorno di ascoltare The Passenger, Downtown train o Harvest...